Editoriale: il divieto totale della pubblicità sul gioco d’azzardo? una proposta senza senso

Il nuovo governo è intenzionato a vietare la pubblicità del gioco d’azzardo, paragonandola al tabacco, proposta assolutamente sbagliata, perchè il fumo potrebbe essere associato all’alcool (pubblicità assolutamente legale) entrambe infatti se abusate possono portare alla morte, ma non certo ai problemi legati al gioco d’azzardo che sono altri. Perchè siamo contrari ad un divieto totale?

Il nuovo governo è intenzionato a vietare la pubblicità del gioco d’azzardo, paragonandola al tabacco, proposta assolutamente sbagliata, perchè il fumo potrebbe essere associato all’alcool (pubblicità assolutamente legale) entrambe infatti se abusate possono portare alla morte, ma non certo ai problemi legati al gioco d’azzardo che sono altri. Perchè siamo contrari ad un divieto totale?

Partiamo da una considerazione fondamentale, la pubblicità dei giochi d’azzardo con vincita in denaro va regolamentata sopratutto in Televisione, dove passa il 97% della spesa dedicata al marketing perchè risulta eccessiva sopratutto durante le partite di calcio o nei principali eventi sportivi, ma penso che vietarla del tutto, favorirebbe esclusivamente il gioco illegale, che lo ricordo in Italia vale ancora svariati milioni di euro di gettito, che con il divieto totale andrebbero sicuramente ad aumentare, a scapito del gioco legale e delle entrare statali. A questo punto perchè non regolamentare gli spot dedicati al gioco d’azzardo, ad esempio si possono trasmettere solo dopo le ore 22 e fino alle 6 del mattino, e un solo spot per ora?

Ecco i cinque motivi per cui pensiamo che il divieto totale della pubblicità dei giochi d’azzardo sia una proposta sbagliata che favorirebbe solo il gioco illegale e creerebbe una grossa disparità tra gioco fisico e gioco online, che porterebbe a scontrarsi contro le regole dell’Unione Europea e contro la libertà di impresa in Italia.

1) Il divieto totale di pubblicità toglie alle aziende che hanno investito nell’online legale Italiano, l’unica arma con cui possono distinguersi dall’invasione di siti che operano senza nessun tipo di licenza. Come faranno i giocatori a riconoscere un sito illegale da uno legale? Quanti soldi perderà lo stato? Chi difenderà i giocatori in caso di frode?

2) Il divieto totale priverebbe i consumatori delle agenzie di stampa, blog, portali e tutto quel settore che da anni informa e promuove solo il gioco legale e che viene finanziato proprio con le pubbliciità del gioco d’azzardo legale. Se tutti queste attività non potranno più rimanere aperte, oltre ai tanti posti di lavoro persi (mi chiedo se ci dobbiamo tutti mettere in fila per ricevere il fantomatico reddito di cittadinanza???), mi chiedo come faranno i giocatori a capire la differenza fra un sito di gioco autorizzato e uno no?

3) Come si potrebbe far rispettare un divieto di pubblicizzare i giochi d’azzardo online? Il mondo di Internet e’ difficilmente regolabile e gestibile, mi domando come si potrà far rispettare una legge nazionale ad esempio sui social network? Pensate alle tante pagine private ospitate sui social network, o blog che sono operativi da altri stati europei e non, quale legge verrebbe applicata? Come si può pensare nel 2018 ad una legge che vieta nel Web la pubblicità del gioco legale che lo ricordo non è proibita in nessuno stato Europeo!

4) Il divieto andrebbe a colpire poi solo il gioco online (che ha bisogno della pubblicità per attrarre nuovi giocatori) ma è assolutamente evidente a tutti, che in questo modo si avvantaggia il mercato fisico a danno di quello online, e questo creerebbe una forte disparità tra i due mercati e forti controversie a livello legale.

5) Il divieto totale della pubblicità del gioco d’azzardo non va a colpire il vero problema che è sotto gli occhi di tutti, ovvero le slot machine. Non c’e un solo comune in Italia dove chi amministra non sia in “lotta” con le slot machine, dove per difendersi si creano leggi comunali ecc… a cosa serve vietare la pubblicità contro le slot live? a nulla…. e mi chiedo anche perchè ci si accanisca contro la pubblicità e non si pensi invece a normare l’anomalia italiana del poker live, l’unico gioco non tassato in italia….

Il gioco ha bisogno di una serie regolamentazione, che differenzi il gioco online da quello fisico e che sia affrontata nella sua interezza, no ad interventi spot come il divieto alla pubblicità solo per fini elettorali, che alla fine non risolverebbe il problema, anzi creerebbe nuovi e più gravi problematiche tra gioco legale ed Illegale, e tra stato Italiano ed Unione Europea.

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