Presentiamo l’intervista rilasciata a PokerItaliaWeb da Valerio “Antar3s” Limatola, uno dei Coach di PokerItaliaCoach. A lui va infatti la cattedra per l’insegnamento degli HU. Cerchiamo quindi di conoscerlo meglio!
Presentiamo l’intervista rilasciata a PokerItaliaWeb da Valerio “Antar3s” Limatola, uno dei Coach di PokerItaliaCoach. A lui va infatti la cattedra per l’insegnamento degli HU. Cerchiamo quindi di conoscerlo meglio!
Ciao Valerio, presentati pokeristicamente ai nostri amici di PIW.
Mi chiamo Valerio, ho 25 anni e sono di Genova. Gioco a poker da circa 4 anni e la mia specialità sono gli Hu. Inizio insieme a Rocco-ge a giocare nei circoli di Genova ed in breve vengo rapito dalle mille sfumature del poker. Gioco principalmente MTT live Low Stake, con discreti risultati durante il primo anno della mia “carriera Pokeristica”; dopodiché mi affaccio in modo incostante online ai microlimiti, appassionandomi enormenente alla variante HU. Ad Ottobre 2009, dopo aver maturato un po’ di esperienza, decido di mettermi alla prova. Voglio capire se questo gioco può esser affiancato anche al mio lavoro primario come una seconda fonte di guadagno, quindi verso su pokerstars.it un capitale iniziale di 1600 euro che con i 400 di bonus mi da la la possibilità di giocare rollato gli HU da 20 euro.
Comincio a massare parecchi HU da 20 euro e in breve tempo riesco a fare LvL Up ai 30; massando mediamente 4X gli Hu turbo da 30 raggiungo entro fine anno lo status di Supernova. Raggiunto il mio agognato Status posso rallentare un pochino i ritmi e puntare di più sulla qualità del mio gioco crecando di fissare più leak possibili. Ben presto riesco a battere bene i 30 e 50 fino ad arrivare a mixare abitualmente 50 e 100 euro di Buy-in con buoni risultati.
Sei entrato a far parte del team di Coatch della PIW School: come affronterai il coatching dei tuoi allievi?
Generalmente differisco i miei coaching in quattro categori distinte: Hu Turbo Low stake, Hu Turbo Middle-High stake, Hu Normal Low stake ed Hu Normal Middle-High stake. In base a questa classificazione imposto il mio lavoro in differenti modi: principalmente per il Low stake lavoro molto sulle dinamiche base di gioco, sui range preflop sia da bottone che da BB, sui range di 3bet, sugli adattamenti il base all’Oppo e sopratutto sulle dinamiche ad High Blinds che spesso sono il Tallone d’Achille di moltissimi giocatori neofiti. Differenzio molto le mie lezioni tra Normal e Turbo lavorando,nelle prime parecchio sul Pot control e nella gestione di mani medio/forti e nel secondo caso principalmente sul gioco High blinds e sulle dinamiche dei livelli 20-40 e 25-50.
Credi sia meglio affacciarsi al coatching partendo da zero per potersi amalgamare alla perfezione con il proprio insegnante o invece che sia meglio arrivarci con una buona infarinatura di base?
Ai giovani amanti del poker io consiglio di partire con un piccolo bankroll dai microlimiti (Hu da 2 euro vanno benissimo) e di giocare parecchio i primi mesi, carpire le prime dinamiche base dell’Hu, seguire Forum e dopo un minimo di esperienza (700-1000 Hu) cercare di pagarsi qualche ora di coaching con i primi profitti derivati dai tavoli. In questo modo si può arrivare al Coaching già con una piccola infarinatura sul gioco e sfruttare a pieno le ore di lavoro con il Coach evitando di dover partire completamente da Zero. Spesso anche provenire da altre discipline può bastare per avere una buona idea base!
Come credi si miscelino nel poker matematica e genio? tutti possono raggiungere gli stessi risultati o ci sono limiti che anche lo studio non può far valicare?
Io sono una di quelle persone che ritiene che lo studio, la fatica, il lavoro sul mindset e l’esperienza sul campo sia tutto nel poker. I Geni veri e propri nel poker si contano sulle dita di un paio di mani. Molte di quelle persone che noi riteniamo Geni spesso sono o persone che in tempi non sospetti hanno lavorato sodo, studiato e si sono applicati su tutti gli aspetti del gioco. Parliamo spesso di gente con alle spalle milioni di mani giocate, noi adesso vediamo loro fare in modo così naturale giocate estrose, mosse che noi nemmeno sogneremmo di metter in pratica ma loro hanno lavorato veramente duro per raggiungere quei livelli. Esistono poi i Talenti. I Talenti sono spesso casi di predisposizione naturale al gioco,persone che arrivano prima ed in modo automatico ad alcuni processi mentali che altri raggiungono solo dopo tempo e studio,insomma nulla che non si possa raggiungere con un po di volontà! Le vere doti di estro irraggiungibile spostano poco nel computo totale della vita di un Grinder rispetto ad un’altro.
Quali sono i tuoi progetti per il 2011?
Per il 2011 ho molti progetti che mi stimolano, sia nella vita pokeristica che non. Ho come obbiettivo principale quello di metter su casa con la mia attuale ragazza,che mi supporta e sopporta sempre, anche nelle sfuriate da Bad Beat! Invece per quanto riguarda il Poker vorrei chiudere l’anno nella Top Ten come total profit provenienti dai Sit’n Go su PokerStars.it; purtroppo l’anno scorso il progetto è andato in fumo: sono rimasto intorno alla Top Ten fino ad ottobre quando ho dovuto lasciar perder a causa del mio Lavoro ordinario…Vorrei anche portare qualche allievo a battere i 30 partendo dai microlimiti, ho gia molti ragazzi promettenti che dovrebbero farmi vincere questa mia sfida personale! Quest’anno mi è stata data anche la grande opportunità di diventare coach anche per PokeritaliaCoach, una bellissima idea per formare tantissimi nuovi Piwelli in gamba! L’ultimo mio obbiettivo rimane quello di trovare uno Sponsor che punti su di me principalmente quale grinder Online e perchè no, anche live!
Grazie mille della disponibilità che ci hai dato! Ci diamo appuntamento sul Forum PIW!