Il nostro inviato a Londra per l'EPT London 2011, Luca 'Il Filosofo' Barbi, ha incontrato, per una simpatica quanto interessante intervista, Salvatore Bonavena, che ha concluso al 29° posto il Main Event, migliore degli azzurri in gara.
Il nostro inviato a Londra per l'EPT London 2011, Luca 'Il Filosofo' Barbi, ha incontrato, per una simpatica quanto interessante intervista, Salvatore Bonavena, che ha concluso al 29° posto il Main Event, migliore degli azzurri in gara.
Il nostro inviato a Londra per l'EPT London 2011, Luca 'Il Filosofo' Barbi, ha incontrato, per una simpatica quanto interessante intervista, Salvatore Bonavena, che ha concluso al 29° posto il Main Event, migliore degli azzurri in gara.
Salvatore Bonavena, unico italiano ad aver mai trionfato in una tappa EPT, nel 2008 a Praga, si ritrova ora al tavolo finale dell'evento Mixed, a conferma di un periodo di ottima forma per lui, sempre tra i migliori giocatori di poker live italiani nelle tappe più importanti del circuito continentale targato PokerStars, la poker room che sponsorizza anche lo stesso Bonavena.
Piw: Sei al tavolo finale dell'evento Mixed Game, quindi minimo sei quinto. Come lo trovi questo tavolo?
Bonavena: Come tutti i tavoli finali, specialmente a Londra, è un tavolo durissimo. Nessuno molla una chip e si gioca fino alla morte. Giocatori di grosso livello, veramente forti.
Piw: Quindi possiamo dire che il livello ai vari side events sia paragonabile a quello del Main Event o cala un po'?
Bonavena: No, anzi. Nel Main trovi anche i qualificati e altri che si iscrivono solo per il gusto di fare un grande evento di poker live. Invece a questi side non trovi nessuno che ti regala le chips. Almeno, io ne ho trovato solo uno, mentre gli altri tutti fortissimi. Ma è bene giocare contro giocatori forti, ci si diverte. È difficile ma serve a fare esperienza.
Piw: Si parla sempre si un gioco tight come di una tattica obsoleta, ormai limitata ai vecchi giocatori. Eppure ti abbiamo visto ancora una volta arrivare primo tra gli italiani e ora questo altro risultato a distanza di un giorno. Il gioco tight non sembra poi così tanto passato di moda.
Bonavena: Il gioco, le tattiche, gli stili son tutti buoni per vincere. Non c'è uno buono o uno antiquato. Dipende da come lo usi, dal tavolo e da come sei capace di adattare il tuo gioco. Si può vincere in tutte le maniere, non si vince certo solo con uno stile.
Piw: Una curiosità: cosa consiglieresti a un neofita, a qualcuno che voglia approcciarsi adesso al poker?
Bonavena: Le solite cose. Di approcciarsi con tranquillità; di controllare il bankroll sempre, di prepararsi prima di affrontare i tavoli impegnativi, quindi piano piano scalare i vari stack di gioco e non montrarsi mai la testa. La prima cosa è non montarsi mai la testa. come in tutti gli sport devi sempre avere rispetto per gli avversari, altrimenti perdi, non c'è niente da fare.
Piw: Le tue prossime sfide al tavolo live? Andrai alle WSOP Europe, dei tavoli probabilmente ancora più difficili di questo EPT London.
Bonavena: Io mi approccio sempre con tranquillità, essendo sicuro dei miei mezzi. Farò tre o quattro eventi alle WSOPE. Non mi pongo particolari problemi o timori reverenziali. Si gioca, ci si siede al tavolo, ci si confronta poi sai, un po' di fortuna in più o in meno fa la grandezza di un giocatore.
Piw: L' ultima domanda è una piccola provocazione. Al PGP sei uscito in flip, qui sei uscito in flip. Lo sfatiamo questo mito?
Bonavena: i flip si vincono e si perdono, alla fine, tra quello che prendi e quello che dai quasi si finisce in pari. La percentuale di vincita è sempre più o meno del 50%, con una oscillazione del 10% nel lungo termine. Certamente la gente si ricorda quelli che vinco. Tutti quelli che perdo me li ricordo solo io. E ce ne son stati anche di importanti. Ma ne ho vinti anche alcuni altrettanto importanti quindi non ho nulla da recriminare anche se, negli ultimi tempi, sono in credito con la fortuna.
{youtube}Rh8cjuOfXTI{/youtube}
Ringraziamo Salvatore Bonavena, persona squisita e disponibile, per il tempo concessoci e gli auguriamo di portare ancora una volta l'Italia ai vertici del poker live mondiale.