Una condizione comune nei tornei di poker online, dove è molto frequente ritrovarsi da una situazione Deep ad una in cui non sappiamo bene come muoverci. Vediamo cosa significa essere in Trouble Stack!
Quando giochiamo ai tavoli THE in modalità torneo oltre a tutti gli aspetti legati al reale valore della nostra mano, dobbiamo sempre tenere sotto controllo vigile la dimensione del nostro stack in proporzione ai bui. Solitamente in tutti i manuali leggiamo di situazioni deep-stack o di altre short-stack; sono entrambe due condizioni che modificano in modo estremamente radicale la condotta standard delle mani e i range di mani che si dovrebbero giocare. È chiaro però che uno stack attraversa tantissime dimensioni intermedie prima di passare da Deep a Short e proprio di queste posizioni di confine vogliamo parlare oggi.
Nel cash il problema non si pone: si può ricaricare sempre
Si chiama Trouble Stack ed è composto da un quantitativo di chip che si va ad attestare intorno ai 15BB, anche venti in certe strutture. Il problema fondamentale che ci troveremo a dover affrontare sarà inerente alla scelta di una condotta di gioco efficace. Siamo infatti davanti ad un’empasse: abbiamo troppe chip per giocare in modalità push or fold ma allo stesso tempo siamo troppo short per poter pensare di giocare le nostre mani normalmente.
Purtroppo non esiste una strategia precisa e matematicamente corretta per giocare in situazione di Trouble Stack. La cosa migliore da fare in questi casi è tenere in considerazione primariamente la natura del tavolo al quale siamo seduti: ci sono molte calling station? quanta abilità hanno dimostrato gli avversari nel gioco postflop? hai notato riluttanza nel chiamare un push più di quanta non ne hai notata per il call a grossi rilanci?
A volte la percezione del proprio stack e’ complicata
In base alla valutazione di questi aspetti è più semplice decidere la strategia da adottare. Rimane comunque un punto fermo che una decisione corretta al 100% la si può prendere solamente con una valutazione soggettiva e dunque non su regole generali. Il rischio che si corre sbagliando manovra è quella di perdere valore nelle mani che andiamo giocando.
scritto da Luca ‘ilFilosofo‘ Barbi