Molti giocatori di poker coltivano il sogno di giocare uno dei grandi tornei live. Ma l’offerta dei casinò prevede molti MTT a costi più contenuti, proviamo a capire se siano convenienti andando ad analizzare la struttura di gioco.
Il poker online, con la sua reperibilità e accessibilità a tutti i livelli di gioco, non è più un mistero per chiunque abbia maturato questa passione. Il Live al contrario per molti rimane un Taboo, un gioco visto in televisione o sui blog live di PokerItaliaWeb. La diffusione dei grandi tornei ormai è molto variegata, ma per meno di 400€ difficilmente si possono giocare tornei organizzati dalle grandi PokerRoom in collaborazione con i più grandi organizzatori di tornei live d’Italia.
I migliori tornei dal vivo hanno spesso costi importanti
Ma, tanto per metterci il cuore in pace, cosa potremmo trovare nei palinsesti settimanali dei casinò italiani? Ovviamente facciamo un discorso basato sulla medietà, quindi non farò un elenco di tutti i tornei presenti nei vari Casinò, bensì cercheremo di descrivere quello che è il torneo medio.
Struttura. Per un giocatore alle prime armi sicuramente parlare di 15 minuti di bui e 15.000 di stack potrà già di per sé far sembrare giocabile un torneo live, quando invece ci sono alcuni aspetti che spesso e volentieri intervengono a rendere necessaria la fortuna più che l’abilità. Ad esempio se prendiamo in considerazione i salti dei livelli ci renderemo conto che i bui nel live fanno spesso e volentieri salti più drastici rispetto all’online, mettendoci nelle condizioni di dover giocare al 10° livello con un BB pari a circa il 13-14% dello stack iniziale.
Il tavolo finale dell’EPT Vienna: un torneo nel quale la struttura rimane sempre tecnica
Questo aspetto è molto importante perché una struttura verticale premia la fortuna più delle skill e non credo che molti giocatori sensati vogliano investire cifre considerevoli in tornei lotteria.
Per quanto riguarda poi lo stile di gioco al tavolo potremmo incorrere in un altro tipo di rischio. Probabilmente abbiamo sostenuto un viaggio più o meno lungo per recarci sul luogo del torneo e già questo comporta una sorta di gap nel gioco. Altrettanto probabilmente non ci sarà possibile giocare molto spesso questo tipo di eventi, e anche questo va a rafforzare il nostro gap al tavolo. Ma in cosa si esprime questo svantaggio?
Più degli stack è importante studiare il progredire dei blind
La struttura verticale esige una certa apertura dei range di push e di call, ma le condizioni di cui sopra probabilmente ci renderanno meno inclini a questo comportamento rispetto all’online. In altre parole tenderemo ad essere più conservativi semplicemente per non rischiare l’eliminazione e dunque sbaglieremo in toto la strategia di gara.
In ultima analisi: giocare live può essere divertente, ma a meno di frequentare i circuiti più importanti, il rischio è quello di trovare tornei molto meno giocabili dei turbo online. Conoscere questo aspetto significa sapersi orientare al meglio prima di prendere la decisione di partecipare.
scritto da Luca ‘ilFilosofo‘ Barbi