Poker Online: Come cambierà dopo il terremoto?

Siamo arrivati al punto di non ritorno per il poker online? è davvero arrivato il momento in cui il mondo che noi tutti abbiamo imparato a conoscere cambierà faccia una volta per tutte? Forse sì: cosa diventerà il mondo del poker online?

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Siamo arrivati al punto di non ritorno per il poker online? è davvero arrivato il momento in cui il mondo che noi tutti abbiamo imparato a conoscere cambierà faccia una volta per tutte? Forse sì: cosa diventerà il mondo del poker online?

 

 

 

Full Tilt Poker, la sala numero due al mondo fino a due mesi fa, sembra essere giunta al proprio canto del cigno, la fine. Una serie ininterrotta di vicissitudini ha guidato il colosso irlandese dal Black Friday in poi, fino alla chiusura europea di oggi. Il mondo del poker online sta per cambiare faccia, e nessuno di noi sa come. Forse è questa la cosa che più ci mette a disagio.

 
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Il punto it è una colonna portante, nessun rischio per i nostri conti italiani, e non lo dico per fare una pubblicità da quattro soldi. È davvero così. Ma il nocciolo della questione è che comunque vada il mondo del poker sta per andare incontro ad un cambiamento che non ha precedenti nella sua storia.
 
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Party fu l’unica Major room a rispettare UIGEA
 
Francamente non credo che si verificherà un semplice cambio di leadership nel settore come ai tempi in cui PartyPoker perse il primato uscendo, come richiesto dalla UIGEA, dal mercato americano. Non lo credo perché qui il sistema del poker online è stato colpito alle fondamenta senza avvertimenti o proclama, ma con azioni mirate. Siamo arrivati al punto in cui due grandi del poker come Lederer e Ferguson non vanno ad un live per evitare azioni spettacolari della FBI… e non è assolutamente cosa confortante. 
 
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Ora FullTilt è chiusa in tutto il mondo
 
Come o cosa diventerà il poker online tra qualche mese non riesco proprio ad immaginarmelo ma, se devo dire la verità, credo che tutto questo trambusto, che ora sembra come l’inizio di una tremenda fine, ci porterà alla fine di tutto ad un poker più pulito e regolare, anche se forse meno sensazionalistico a causa dei mercati più ristretti.
 
scritto da Luca ‘ilFilosofo‘ Barbi
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