Il poker live giocato nei circoli italiani prenderà il via senza poter offrire il poker cash. Ancora una volta l’introduzione della specialità, come già accaduto per il poker online, sarà a scoppio ritardato: ma è davvero necessario?
Archiviata l’introduzione del Poker Cash con un sonoro quanto prevedibile successo, l’Italia attende ora con la stessa impazienza la legalizzazione dei circoli e del Poker Live a basso costo. Una delle cose che sicuramente mancherà, paradossalmente, sarà proprio il neonato poker cash la cui introduzione, forse per non disturbare la sua versione online, verrà procastinata a data da destinarsi.
A ben vedere quella che effettivamente è passata come una mancanza di poco conto grazie all’entusiasmo generato dalla diffusione della notizia dela messa al bando delle nuove licenze, tanto piccola non è. Il margine per i nuovi circoli che, lo ricordiamo, dovranno pagare le licenze partendo da una base d’asta di 100 mila euro, sarà alquanto risicata fintantoché il flusso di rendita ben più cospicuo del poker cash non sarà legalizzato a sua volta anche nel mondo del live.
Troppi limiti al poker live nei circoli?
Sono diversi gli organizzatori e gestori di circoli che hanno espresso le proprie perplessità in merito visto che, a conti fatti, il limite di 250 euro che molto probabilmente verrà mantenuto anche per i buy-in dal vivo non consentirà di mantenere una struttura che di contro ha dovuto sostenere un costo così elevato solamente per aprire i battenti.
Il punto cardine, su cui riflettere ed eventualmente discutere, sta proprio in quell’intento protezionistico verso il poker cash online che sembrerebbe annunciare che il parco clienti non sarebbe in grado di sviluppare una domanda proporzionale all’offerta presente sul territorio qualora si spalmasse tra live e online. Tutto da discutere, visto che i limiti più trafficati fino ad oggi sono quelli più contenuti fino al NL50, livelli di gioco che ben difficilmente potrebbero trovare ospitalità in un circolo live per l’ovvia impossibilità di ritagliare un margine di guadagno adeguato per la sala.
Servirebbe più ascolto da parte delle istituzioni
Anche in questo caso dunque sembrerebbe che la limitazione, imposta e non proposta, vada in qualche modo a minare la salute dell’offerta cercando di preservare, attraverso una soluzione sbagliata, un problema che forse nemmeno si presenterebbe.
:joka:
scritto da Luca ‘ilFilosofo‘ Barbi