Con la tappa di Barcellona l’European Poker Tour inizia a fare sul serio, ed è naturale chiedersi quali saranno gli aspetti più delicati che organizzatori e giocatori dovranno affrontare in questa ottava nuova stagione. Eccone sicuramente alcuni!
Con la tappa di Barcellona l’European Poker Tour inizia a fare sul serio, ed è naturale chiedersi quali saranno gli aspetti più delicati che organizzatori e giocatori dovranno affrontare in questa ottava nuova stagione. Eccone sicuramente alcuni!
Le attese e i pronostici, una delle più difficili passioni dello sportivo che con le prime soffre e con i secondi inciampa, sono tuttavia impossibili da tralasciare ogni qualvolta parta una nuova stagione, di quale sport poco importa, tanto, specialmente in Italia, per ogni attività l’esperto non manca mai. Ma su queste pagine parliamo di poker e proprio in questi giorni prenderà il via la prima tappa di livello dell’European Poker Tour: vogliamo lasciarci scappare questa grande opportunità per snocciolare qualche pensiero in merito?
Romenello a Praga
Il dopo Kremser. Steve Jobs ha lasciato Apple e chi mi conosce sa che in fondo al cuore sto soffrendo; cosa ne sarà della mela senza el Jobso se lo chiedono in tanti perché quando un volto così importante ti lascia è sempre legittima la preoccupazione che tutto vada a rotoli, o quasi. Stessa situazione quella dell’EPT, che dopo anni passati in compagnia e sotto i dettami di Thomas Kremser deve reinventarsi durante questa nuova stagione governato da un nuovo direttore di torneo. Volti nuovi ma stessa sostanza? Lo scopriremo solo vivendo diceva Battisti ma è chiaro che qualcuno lassù in PokerStars può legittimamente fare il controcanto con “comunque adesso ho un po’ paura”.
John Juanda a Londra
Il primo dopo i secondi? Sarà anche un cattivo abbinamento a tavola, ma nel poker ci sta tutto e c’è chi se lo sogna di notte. A dire il vero Max Heinzelmann ha gli incubi, visto che durante la stagione 7 ha dovuto lasciare lo scettro, che in questo caso è una picca argentata, e accontentarsi del secondo posto per ben due volte e, ironia della sorte, consecutive. La prima volta a Berlino, dove perde l’heads up contro il canadese Benjamin Wilinofsky, subito dopo a Sanremo, dove vorrebbe eguagliare Liv Boeree ma alla fine riesce a eguagliare soltanto se stesso fermandosi ancora una volta al secondo posto dietro ad un Rupert Elder bersagliato dai baci della fortuna. Obiettivo stagionale per Max: piazzare un primo posto.
Francesco De Vivo durante l’EPT di Sanremo
E gli italiani, che fine hanno fatto? Sì, è vero, abbiamo avuto dei buoni risultati, ma quella picca di Bonavena si sente ormai sola e abbandonata. Durante questa ottava stagione dobbiamo assolutamente guadagnarci un nuovo primo posto. Il field azzurro è migliorato e le nostre teste di serie non hanno granché da invidiare ai grandi big stranieri che frequentano i tavoli della kermesse europea. Attendiamo anche il ritorno in pompa magna di Dario Minieri che, ritrovati i vecchi fasti online grazie al Poker Cash targato Italia, speriamo possa ritrovarsi anche ai tavoli Live in giro per il mondo.
EPT di Sanremo? Quest’anno in quanti sa(n)remo? Un altro punto d’osservazione, utile per valutare la salute del circuito sarà l’appuntamento sanremese, quest’anno anticipato in autunno. Ci si aspettano numeri da record visto che gli italiani, che all’estero giocano avendo in quota il fisco, potranno partecipare con la tranquillità di giocare una tappa EPT in regola. Quello che invece desta più perplessità è la frequentazione straniera, visto che purtroppo si è perso il richiamo del ravvicinato Grand Final ad attirare player anche da oltreoceano.
Pronostici, obiettivi, profezie… lo scompriremo solo vivendo, e addirittura, senza nessuna possibilità di avere paura!