Il governo Mario Monti e il mercato dei giochi online

Nel giro di pochi giorni, causa la grave crisi economica che affligge la nostra nazione, abbiamo assistito alla caduta del governo presieduto da Silvio Berlusconi e alla successiva nascita del nuovo governo a guida Mario Monti.

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Nel giro di pochi giorni, causa la grave crisi economica che affligge la nostra nazione, abbiamo assistito alla caduta del governo presieduto da Silvio Berlusconi e alla successiva nascita del nuovo governo a guida Mario Monti.

 

 

 

Forse non cambiera’ nulla per il mondo dei giochi online con la caduta del precedente governo e la nascita del nuovo presieduto dal professor Mario Monti, composto da professori e tecnici, che da qualche giorno ha preso la guida della nazione, oppure invece il discorso cambiera’ in maniera radicale con l’introduzione di nuove riforme o l’inserimento di una nuova tassazioni per il settore dei giochi online, questo nessuno al momento puo’ saperlo, ma di sicuro sappiamo che il governo e’ a conoscenza che uno dei pochi mercati che in Italia continua a produrre forti utili per le casse dello stato in un momento di forte crisi economica e’ sicuramente quello dei giochi, sia essi online che tradizionali.

 

 

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Le slot machines sono il gioco piu’ giocato dagli Italiani

 

 

E’ di recente istituzione il nuovo regolamento che stabilisce la nascita di una nuova tassa del 6% sull vincite superiori ai 500 euro realizzate attraverso le slot machines, le vlt, e altri tipi di giochi, mentre la suddetta tassa al momento non e’ stata estesa anche ai giochi online come il poker, il casino’, il bingo e alle scommesse sportive online. Ma e’ quasi sicuro che i tecnici del ministero e dei monopoli stiano pensando di introdurre anche nei giochi online una nuova tassa che permetta di incamerare da subito nuove entrate da questo settore. Sicuramente non sara’ applicabile anche nei giochi online la tassazione secca al 6% sulle vincite superiori ai 500 euro, il motivo e’ subito spiegato, prendiamo ad esempio il gioco del poker online nella sua specialita’ poker cash game, immaginatevi di essere seduti ad un tavolo online e di pensare che ogni volta che il piatto supera i 500 euro dovrete pagare il 6% di tasse in piu’, mentre se la vincita arriva ad esempio a 499 euro non si paga nessuna tassa. Gia’ di perse’ una regola simile potrebbe scatenare una contrazione dei piatti giocati dai giocatori che potrebbero far attenzione a non superare il limite dei 500 euro per non dover pagare due volte le tasse sul giocato e questo potrebbe portare ad una diminuzione delle entrate per lo stato e in qualche modo questa tassa potrebbe anche determinare la regolarita’ delle mani giocate, visto che i giocatori al tavolo da gioco potrebbero “accordarsi”  ad esempio per non superare mai quella soglia critica dei 500 euro.

 

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Il poker online e’ il gioco piu’ giocato online

 

L’economia in Italia e’ ferma da diversi mesi, lo spread fra i nostri titoli di stato e quelli tedeschi ha superato piu’ volte la soglia critica dei 500 punti base, la pesante crisi ha colpito tutti i settori della nostra economia. Gli operai rischiano ogni giorno di perdere il posto di lavoro a causa della chiusura o al fallimento di molte aziende, i lavoratori autonomi fanno sempre piu’ fatica ad arrivare a fine mese, e sono in aumento il numero di lavoratori italiani in cerca di una nuova occupazione. In una situazione economica cosi’ difficile ed esplosiva credo il governo cerchera’ di “trovare fin da subito” nuove entrare che vadano a riempire le magre casse dello stato, e si presume che possa iniziare proprio dai pochi settori che hanno retto meglio alla grave crisi economica che ha investito tutta la penisola. Ma il governo dovra’ pero’ fare molta attenzione al settore dei giochi sopratutto online, perche’ se e’ vero che in questi anni si e’ verificato un vero e proprio “boom” dei giochi online, sopratutto trainati dal poker, e’ pero’ anche vero che le previsioni sull’avvio del poker nella versione poker cash, e dei casino’ online invece formulate dagli analisti sono state screditate dai risultati molto piu’ modesti ottenuti in questi mesi, e che la pesante crisi ormai e’ arrivata anche in questo settore, e pensare di riempirlo di tasse potrebbe significare “prosciugarlo”.

 

 

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I giochi potrebbero essere tassati ulteriormente nel 2012?

 

Se il governo Monti ha intenzione di imporre nuove tasse nel settore dei giochi online, penso e spero lo faccia in maniera ragionevole, senza accanirsi su un mercato giovane nato solo pochi anni fa, che in questi anni ha portato nelle casse statali una grande quantita’ di denaro fresco, e che ormai rappresenta con il segmento dei giochi tradizionali la terza forza economica della nazione, oltre ad essere ormai uno dei settori che offre lavoro a migliaia di Italiani. Quello che succedera’ nei prossimi mesi io non posso certo prevederlo, posso solo augurarmi che il nuovo presidente del consiglio il professor Mario Monti, continui a seguire e migliorare la scia del precedente governo, che ha difatto “sdoganato” e legalizzato in questi anni i giochi online in Italia, e che magari riesca nel miracolo di “aprire una nuova via” ovvero quella di un mercato Europeo e non solo Italiano, regolamentato, tassato e sicuro.

 

Redaelli “Boss” Tiberio

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