Dov’è finito il regolamento per la vendita delle 1000 licenze inerenti il poker live? È tutta colpa della caduta del governo per questo ennesimo riatrdo o si può anche parlare di una sostanziale caduta di interesse da parte di molti investitori?
Dov’è finito il regolamento per la vendita delle 1000 licenze inerenti il poker live? È tutta colpa della caduta del governo per questo ennesimo riatrdo o si può anche parlare di una sostanziale caduta di interesse da parte di molti investitori?
Dov’è finito il regolamento per la vendita delle 1000 licenze inerenti il poker live? È tutta colpa della caduta del governo per questo ennesimo riatrdo o si può anche parlare di una sostanziale caduta di interesse da parte di molti investitori?
Sarebbe dovuto essere tutto pronto per novembre, ma del poker live non c’è ancora traccia. Eravamo giunti a quello che sembrava essere un punto di svolta quando, a inizio estate, erano stati diffusi persino i prezzi di base d’asta per le licenze delle nuove poker room, poi il silenzio più completo.
Certo, nel frattempo è caduto il governo e un ritardo è più che comprensibile; ciò che lascia più perplessi è che nessuno, da allora, ne abbia più parlato. Che fine ha fatto quel provvedimento? Caduto nel nulla a quanto pare. Eppure ai tempi dell’annuncio erano molti gli imprenditori nel mondo del poker ad aver pensato all’acquisto e pareva davvero potesse essere la volta buona per rivedere, finalmente, un panorama live al di la dei casinò e dei tornei dal buy-in elevato.
Potremmo insinuare che un poker live legalizzato non faccia gli interessi di nessuno. Gli interventi delle forze dell’ordine nei vari circoli della penisola tuttora in attività si sono di molto diradati e, pur senza le garanzie date dalla regolarità, i gestori possono continuare tranquillamente ad offrire i loro servizi con buona pace del divieto risparmiando anche i soldi della licenza.
Si pensava che le poker room online avrebbero spinto per l’introduzione del regolamento al fine di poter creare delle vere e proprie “reti di circoli” sparsi per la penisola, ma il limite di mille licenze vendibili e la grande incertezza sulla natura di queste ultime (sarebbero similari a quelle dell’online dove ad una concessione possono corrispondere molte skin facenti capo alla prima licenza?) hanno smorzato gli entusiasmi e l’interesse dei grandi investitori.
Pare dunque non convenga davvero a nessuno, ovviamente giocatori a parte, e forse è proprio per questo motivo che, anche se novembre se n’è andato, sono davvero in pochi a chiedersi che fine abbiano fatto le licenze. Tutto qui, questioni di connivenza convenienza.