Potete utilizzare l’arte del poker per conquistare una donna? Sicuramente ci sono molti punti in comune e, almeno in linea teorica, possiamo tentare di volgere a nostro favore quel bagaglio tecnico che portiamo con noi. Vediamo come fare.

Potete utilizzare l’arte del poker per conquistare una donna? Sicuramente ci sono molti punti in comune e, almeno in linea teorica, possiamo tentare di volgere a nostro favore quel bagaglio tecnico che portiamo con noi. Vediamo come fare.

Il giocatore di poker è un uomo affascinante. Non sempre, certo. Ci sono casi in cui l’unico fascino è riposto nel portafogli. Non sempre, certo. Ci sono casi in cui siamo di fronte ad un puccettone che i soldi li ha finiti da un anno e l’unica cosa che ancora può permettersi di giocare sono i pidocchi. Se ti senti catapultato in questa categoria e pensi che una donna come Vanessa Rousso non avrà mai occhi per te, ma solo conati, forse ti sarebbe utile qualche consiglio. No, non intendo il suicidio.

Il poker non ti ha insegnato niente. Non è una domanda, è una affermazione netta e decisa. Se così non fosse staresti stordendo bellezze planetarie con la mazza del tuo conto in banca. Proprio così, se sei ricco da fare schifo e perdi tempo in tecniche di corteggiamento elaborate sei semplicemente un ingrato. La natura ti ha messo a disposizione una dote che molti animali ti invidiano e tu non la usi. Sei moralmente scorretto, tutte quelle puledre non si monteranno da sole, corri, ostenta e falle tue.

Tornando a noi, caro il mio puccettone. La disgrazia della tua condizione è espressa nel tuo sguardo, nel tuo odore, nelle tue movenze. È il momento di cambiare strategia. Il poker è un gioco di informazioni incomplete… INCOMPLETE… è per questo che le tue letture «Non ti facevo l’asso» facevano semplicemente rigurgitare. Ora però sappiamo che sono informazioni INCOMPLETE dunque mettiamo in pratica il principio. Questo è il dialogo tipo che dovresti intrattenere con un bipede femminile con il quale vorresti fornicare entro sera.

Tu: Ciao, sono Pinco de Pallis [i cognomi così le fanno arrapare, sentono odore di panfilo], posso offrirti qualcosa? [La erre moscia è un cliché, non utilizzarlo: i film di Jerry Calà l’hanno inflazionato]

Lei: Cosa bevi?

Tu: (Pensiero: un cazzo, ti ho appena chiesto se vuoi che ne prendiamo idiota) Lo champagne mi ha stancato, durante queste ultime due settimane ho stappato troppe Melchizédec per festeggiare i fatturati record della mia catena di aziende. Dopo tanto tempo avrei voglia di qualcosa di più semplice, normale, sobrio, tranquillo. Un bicchiere d’acqua naturale sgorgante dall’acquedotto andrà benissimoper riportarmi vicino al popolo, le mie origini che mai dimenticherò. Tu prendi pure quello che vuoi, quello che più ti rappresenta.

Grazie a questa digressione l’hai annoiata a morte, ma se il bluff sta riuscendo bene prenderà o soldi liquidi da bere, o qualcosa di non troppo esoso per non sembrare meno sensibile di te. Stai applicando alla perfezione l’arte del bluff, ora si parte con le informazioni incomplete.

Lei: Di che cosa ti occupi nella vita?

Tu: Ci occupiamo di risanamento ambientale, è una soddisfazione sapere che contribuisci alla pulizia. [Asciugati il sudore, non ha capito che pulisci i cessi] Tu, lavori? Un uomo dovrebbe impedire che due mani come queste incontrino lo smacco del lavoro…

Ecco, qui hai applicato alla regola il concetto di informazione incompleta, tu non le hai detto che TU non la farai lavorare, ma lei lo suppone. E si sta innamorando. Non di te, certo, ma sarai tu a fornicare con lei, non i tuoi soldi. Per ovvi motivi, loro non esistono.

Ora dovresti farcela da solo, la base di partenza è impostata. Ci sono tuttavia altre due cose che dovresti sapere. Nel poker, come con le donne, paga il lungo periodo. Questa tecnica non funzionerà sempre, sarà solo nel long term che potrai essere veramente vincente. Per sconfiggere la varianza devi essere disposto a sopportare periodi di bad run. Lavora molto attentamente sul mindset, è importante per non finire rotti (da qualche marito).

Un giorno arriverai finalmente al fatidico “Dealer shuffle up and deal!”. Cavalca ma poi ricorda sempre — ed è il secondo ultimo consiglio — che sei un puccettone, non puoi permetterti la giumenta. Vedi se trovi qualcosa nel suo portafogli poi porta le tue sudice chiappe fuori da quel “Motel sudicio che ti fa sentire meno ricco di quel che sei”!

ARTICOLO SATIRICO DA NON PRENDERE SUL SERIO. GRAZIE.

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