Lungo i suoi quattro giorni, ENADA ha offerto ai suoi visitatori uno specchio ben delineato di come stia evolvendo il mercato dei giochi con un occhio di riguardo agli ambienti live ma senza dimenticare l’offerta online.
Larga parte dei padiglioni della fiera è stata occupata dalle VLT, le slot machine di nuova concezione lanciate poco meno di un anno fa. Il restante spazio, distribuito sulla superficie dei tre padiglioni previsti, è diviso fra scommesse, poker e apparecchi per l’intrattenimento non appartenenti al mondo del gambling, scelta azzeccata considerando la buona presenza di famiglie lungo i saloni.
Tornando al poker, stupisce la carenza di stand specifici laddove persino gli operatori presenti hanno palesemente puntato sugli altri prodotti a listino. Il poker sembra dunque un settore che non ha bisogno di farsi pubblicità e se una prima superficiale riflessione potrebbe portare alla conclusione che il settore sia così florido da non sentire la necessità di mostrarsi in pubblico, ad un più attento sguardo potrebbero comparire i fantasmi di un mercato saturo che ha raggiunto il picco massimo di utenza e guadagni.
Lasciando al lettore la facoltà di propendere per una delle ipotesi avanzate vi lascio al servizio realizzato da Rimini.
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