Sono sempre stato un difensore del poker online mobile e anche se ben conscio delle limitazioni che inevitabilmente gli schermi dei device portano con sé, continuo a essere intimamente convinto che in futuro questo gioco sarà sempre più legato alla mobilità.
Se infatti pensiamo alla diffusione dei tablet in questi ultimi anni, ci rendiamo conto di come la fruizione di tecnologia e internet stia subendo una seconda rivoluzione: nei primi anni duemila la rete è divenuta un bene di dominio comune uscendo così dal suo stadio germinale che la segregava all’interno di contesti elitari e ristretti; ora, con l’avvento dei dispositivi mobile, internet si sta trasferendo dal suo primo contesto domestico/lavorativo alla sfera personale. Abbiamo sempre internet con noi, è nostro, non più degli edifici che occupiamo.
Questa rivoluzione, pur sembrando di poco conto, va a modificare radicalmente il modo in cui fruiamo i prodotti della rete, dai siti web ai giochi, dai social network al poker. Non essendo più servizi confinati tra le mura domestiche è cambiato radicalmente il modo in cui la massa si rapporta ad essi. Il poker è tra i servizi che risentiranno di questa rivoluzione per via indiretta. Mi spiego meglio.
Possiamo immaginare un mondo in cui le attuali compagnie telefoniche avranno come unico compito quello di fornire connettività. Possiamo immaginare di utilizzare Facebook — o chi per lui — per chiamate e messaggi; ben più difficilmente potremo pensare di giocare a poker mentre siamo in fila dal dottore o mentre aspettiamo il treno. In altre parole, il poker in mobilità è, e probabilmente rimarrà, un vero e proprio passatempo, nulla di più; almeno per i giocatori più preparati ci sarà sempre l'intima necessità di sedersi alla scrivania e trovare la giusta concentrazione. Il problema è che, come ha giustamente intuito PokerStars, il mercato di tablet e smartphone sta crescendo esponenzialmente anno dopo anno e in molte famiglie italiane (all’estero in numero ovviamente maggiore) il computer è stato sostituito da un iPad o qualcosa di simile. Mobilità e home computing si stanno incontrando e, nei casi più avanzati, fondendo in una nuova macrocategoria tecnologica. Del resto, da possessore di iPad, posso confermare che la fruizione di parecchi contenuti web è infinitamente migliore da tablet che non da computer.
Il poker e le room hanno dunque il dovere di tener conto di questa sottile ma fondamentale rivoluzione. Arrivare preparati al momento in cui le case dell’utenza consumer saranno occupate solo da smartphone e tablet sarà fondamentale per restare aggrappati a quel bolide che ormai tutti conoscono: la tecnologia.