Poker cash game: sempre meno un gioco, sempre piu’ un lavoro?

So per certo che questo editoriale molto provocatorio potrebbe far discutere, ma ho comunque deciso di scriverlo e di capire veramente se il 2012 per il poker cash online nelle sale italiane sia da considerarsi un anno positivo oppure negativo.

Ricordo bene lo scorso anno, era il mese di luglio e tutti gli appassionati di poker online italiani aspettavano con grande impazienza la partenza del poker cash game nelle sale.it. Dopo oltre due anni di poker a tornei, sit-go ed h-up finalmente anche in Italia si poteva giocare a poker cash game, la nuova specialita' che ti permette di vincere tanti soldi in poco tempo, ma anche perdere molti, dove puoi giocare anche se hai solo dieci minuti di tempo libero e sopratutto dove la fortuna nel lungo periodo conta sempre meno e la capita' del giocatore (dovrebbero) contare sempre di piu'. Ricordo anche il grande interesse mediatico che suscito' la partenza del poker cash game online (e dei casino' online) in Italia. Servizi in TV, martellanti spot televisivi, pubblicita' sui giornali, sui portali a tema, sui maggiori quotidiani online nazionali, dove si invitava il giocatore a provare questa nuova splendida specialita', e la partenza fu un vero e proprio trionfo.

Decine e centinaia di tavolo cash game aperti online nelle principale room italiane, a tutti i livelli per 24 ore al giorno. Gli Italiani giocavano a poker cash anche a livelli assolutamente sbagliati, solo per il gusto di provare questa nuova variante. Moltissimi giocatori pero' ben presto fecero i conti con il poker cash, ovvero si accorsero che le fiches in questa nuova specialita' erano soldi reali e non come succedeva prima nei tornei dove si pagava una quota per iscriversi e le fiches avevano puramente un valore numerico.

Il poker cash era una specialita' completamente diversa e andava studiata, ma come si sa purtroppo noi italiani crediamo di essere dopo poche partite vinte dei grandi campioni e moltissimi giocatori andarono “rotti” dopo poche settimane. Tutti si buttarono su questa nuova specialita', i tornei ma sopratutto i sit-go e gli H-up diventarono il “deserto dei tartari”, e man mano che passavo le settimane si registrava una sensibile diminuzione del numero dei tavoli aperti in tutte le sale Italiane. Ma per tutto il 2011 la situazione era comunque molto buona, dopo il picco iniziale la raccolta continuo' a rimanere piu' che discreta e anche l'affluenza ai tavoli continuava ad essere costante, mentre le altre specialita' erano state dimezzate.

Poi con l'arrivo del 2012 e con lo “sbiadirsi” della novita' sul poker cash game online, la situazione mese dopo mese inizio' a prendere una “brutta” piega, per via di diversi fattori (la crisi economica prima di tutto, la mancanza di nuovi giocatori, un mercato troppo piccolo e sopratutto una mancanza di nuovi “stimoli” da parte delle maggiori sale da poker italiane) ha di fatto creato una sorta di mercato sempre piu' di “nicchia”, dove i giocatori che si avvicinano a questo gioco sono sempre meno e quelli che per mille motivi si allontanano sono sempre di piu'.

Mi sono chiesto scrivendo questo editoriale se veramente non si stava meglio prima senza il poker cash game nelle sale.it?

Prima dell'arrivo del poker cash le poker room online investivano molti soldi in promozioni, perche' il tutto era pianificato per l'arrivo del poker cash e quindi per ottenere una posizione dominate del mercato che avrebbe poi con la partenza del cash prodotto ottimi utili alle sale da poker italiane. I giocatori giocavano alle altre specialita' e il mercato era piu' equilibrato, certo se un giocatore voleva andare “rotto” lo faceva velocemente, ma in media il giocatore anche con un piccolo bankroll poteva durare dei mesi. Ora mi sembra che tutto il mercato giri attorno ad una sola cosa, ovvero la rakeback, dove devi produrre tanto per ricevere indietro tanto, ma ora il poker mi sembra sempre meno un gioco e sempre piu' un lavoro, mentre le promo realizzate dalle sale sono sempre meno e dove il giocatore medio non viene piu' considerato da nessuno.

E' ovvio che il mio editoriale e' una provocazione, ovvero penso che l'arrivo del poker cash sia stato necessario ed utile per tutto il movimento, ma credo anche che ora lo sbilanciamento fra il poker cash e le altre specialita' sia' troppo marcato, e il mercato italiano sia troppo piccolo per sostenere sia il mercato del poker cash game che quello delle altre specialita'.

Chiudo questa riflessione chiedendovi, ma il poker e' ancora un gioco oppure con l'arrivo del poker cash game si e' trasformato in un lavoro?

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