Ultimamente, tra doping e scommesse, troppi brutti episodi hanno portato alla revoca di titoli sportivi. Se la stessa cosa accadesse anche nel poker, quali giocatori potrebbero gioire? Facciamo un viaggio alla scoperta dei 'runner-up' più famosi.
Ultimamente, tra doping e scommesse, troppi brutti episodi hanno portato alla revoca di titoli sportivi. Se la stessa cosa accadesse anche nel poker, quali giocatori potrebbero gioire? Facciamo un viaggio alla scoperta dei 'runner-up' più famosi.
Ultimamente, tra doping e scommesse, troppi brutti episodi hanno portato alla revoca di titoli sportivi. Se la stessa cosa accadesse anche nel poker, quali giocatori potrebbero gioire? Facciamo un viaggio alla scoperta dei 'runner-up' più famosi.
Il mondo dello sport deve costantemente combattere contro i mali radicati al suo interno: doping, scommesse clandestine, arbitri venduti e partite truccate. Il nostro tanto amato calcio ormai è abituato a prendere con le pinze i risultati del campo, da Moggiopoli al Calcioscommesse. Nel ciclismo non si contano più le vittorie sleali e lo scandalo dei sette Tour de France tolti all'americano Lance Armstrong è stato un colpo di grazia per gli appassionati. Nell'atletica l'azzurro Alex Schwazer, campione olimpico di marcia, ha scosso tutti con la sua triste storia e le sue debolezze.
Cosa succederebbe se anche nel poker esistessero questi pericoli? Per ora per fortuna è un'ipotesi molto remota, ma ovviamente bisognerebbe dare uno sguardo ai più delusi tra i 'runner-up'. Sì, perchè se i titoli conquistati ai tavoli da poker potessero in qualche modo essere annullati, ci sarebbe pure qui subito qualcuno pronto ad approfittarne. A pensarci bene c'è già chi ha provato ad imbrogliare nei tornei live piazzando dei complici a spiare le carte degli avversari, ma per fortuna si tratta di casi isolati.
Il caso più recente di 'runner-up illustre' è sicuramente quello della tappa EPT di Barcellona che ha aperto la Season 9. Il finnico Ilari 'Ziigmund' Sahamies infatti, dopo aver regalato grande spettacolo, ha purtroppo gettato al vento la picca cedendo il passo in HeadsUp al semi-sconosciuto Mikalai Pobal. Chissà quante storie simili si potrebbero raccontare… Il viaggio alla scoperta dei runner-up più importanti deve partire sicuramente dal Main Event WSOP, il torneo n° 1 al mondo.
Dando un'occhiata all'albo d'oro dei campioni del mondo WSOP, subito si nota il nome di Walter 'Puggy' Pearson: è vero che ha vinto il titolo nel 1973, ma nelle due edizioni precedenti si è dovuto arrendere sul più bello, ovvero in HeadsUp. Si è piazzato due volte secondo anche Crandell Addington, nel 1974 e nel 1978, senza riuscire mai a vincere. Nel 1980 il runner-up è stato 'un certo' Doyle Brunson, che però non si può lamentare avendo vinto due titoli consecutivi, nel 1976 e nel 1977.
Nel 1988 Erik Seidel si è dovuto arrendere a Johnny Chan, che dopo questo suo secondo trionfo consecutivo ha provato la delusione di arrivare secondo l'anno successivo, nel 1989 contro Phil Hellmuth. Non si può dire che sia stato fortunato T.J. Cloutier: sia nel 1985 che nel 2000, a 15 anni di distanza, si è fermato sul secondo gradino del podio. Nel 2003 il boccone amaro l'ha dovuto mandar giù Sammy Farha, battuto da Chris Moneymaker.
I vice-campioni del mondo più recenti sono David Williams (2004), Steve Dannenmann (2005), Paul Wasicka (2006), Tuan Lam (2007), Ivan Demidov (2008), Darvin Moon (2009), John Racener (2010) e Martin Staszko (2011). Chissà a chi toccherà in questa edizione lo spiacevole ruolo di runner-up… lo scopriremo ad ottobre!