Il paradosso del poker italiano: il 2013 dice sì al poker live e no al poker online?

Il 2013 dovrebbe rivelarsi per il poker italiano un anno davvero importante. Si parla finalmente della regolamentazione del poker live, ma i dubbi sorgono spontanei dato che da gennaio il decreto Balduzzi vuole limitare le pubblicità per i giochi online…

Il prossimo anno si preannuncia decisivo per il poker italiano, sia live che online. Il 2013 dovrebbe portare infatti diversi cambiamenti, ma ormai sappiamo benissimo che al contrario potrebbe anche non accadere assolutamente nulla! Siamo troppo abituati a proclami vari e promesse non mantenute, quindi non ci illudiamo. Da anni stiamo aspettando questa benedetta regolamentazione del poker live, ma le perplessità sono più che mai giustificate se si pensa a quello che sta avvenendo contemporaneamente per quanto riguarda l'online: come sicuramente saprete il ministro Balduzzi vuole vietare da gennaio le pubblicità dei giochi e quindi ridimensionare pesantemente il mercato. Stiamo per compiere un enorme passo in avanti nel live ma al tempo stesso un importante passo indietro nell'online? Come è possibile questo?

Di poker live se ne è occupato in questi giorni perfino La Repubblica, parlando degli attuali circoli illegali e di una imminente regolamentazione. In un articolo si legge che ad oggi il mercato nero italiano del live coinvolge cinquemila lavoratori, naturalmente senza contratti e vantaggi per l'erario. Con le auspicate regole e licenze dello Stato, il nuovo mercato aumenterebbe i propri posti di lavoro offerti fino a raggiungere le ventimila unità. Ecco un ulteriore motivo dunque per regolarizzare (al più presto) il poker live, imitando di fatto lo stesso percorso che ha già intrapreso l'online.

Proprio nominando il poker online, sorgono però spontanei i dubbi. Dopo tutti gli slittamenti sul live, proprio ora dobbiamo essere ottimisti? Non sembrerebbe il caso, dato che nel frattempo potrebbe arrivare una pesante 'mazzata' all'online nei prossimi mesi. Su PIW infatti vi abbiamo spesso parlato del decreto legge Balduzzi, che vorrebbe vietare da gennaio tutte le pubblicità sui giochi. Si attende a fine ottobre inoltre un nuovo piano d'azione europeo che potrebbe complicare ulteriormente le cose.

Se tutte queste notizie verranno confermate, in Italia si manifesterà presto dunque uno scenario abbastanza assurdo. Dopo anni di lotte potremmo finalmente avere il poker live legale nelle nostre città, ma al tempo stesso le pubblicità del poker online sarebbero considerate illegali. Perchè questo? Non vorremmo mica sostenere ora che il live è un gioco di abilità mentre l'online è un gioco d'azzardo? Niente di più falso, eppure la 'morale della favola' sembra essere proprio questa…

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