Poker Cash Game Italia: nel 2012 persi più di 260 milioni di euro, è crisi?

I numeri non mentono mai e purtroppo, quanto sta succedendo al poker cash game online made in Italy è sotto gli occhi di tutti. Da gennaio a dicembre 2012 infatti, questa particolare modalità di gioco ha perso circa 261 milioni di euro.

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I numeri non mentono mai e purtroppo, quanto sta succedendo al poker cash game online made in Italy è sotto gli occhi di tutti. Da gennaio a dicembre 2012 infatti, questa particolare modalità di gioco ha perso circa 261 milioni di euro.


Un dato per molti versi terrificante che fa capire quanto la crisi si sia infiltrata anche nel mondo dorato dei giochi online. Quella che sembrava un'isola felice, al di fuori di ogni problematica, si è ritrovata invece ad affrontare la dura realtà dell'economia italiana: i soldi sono finiti! Per rendersene conto basta dare un semplice sguardo alla raccolta del poker cash nei dodici mesi del 2012.

Nel primo mese dell’anno, appena passato, la raccolta aveva registrato entrate per oltre 855 milioni di euro, un incremento di ben 155 milioni rispetto al dato di dicembre 2011 che evidenziava come in quel periodo il poker cash game usufruiva ancora dell'onda lunga che spingeva tantissimi nuovi giocatori a buttarsi in questa particolare disciplina. Ad appena 365 giorni di distanza si torna però sulla terra.

Nell’ultimo mese del 2012, che si è appena chiuso, la raccolta non è riuscita a toccare neanche quota 600 milioni, assestandosi a circa 594 milioni di euro. Un calo da oltre 261 milioni che non lascia spazio a nessun fraintendimento. Per capire meglio l'entità del calo, diamo uno sguardo alle singole poker room. PokerStars è l'unica che limita i danni, dai 223 milioni raccolti e gennaio passa ai 212,10 di dicembre, un dislivello di quasi 11 milioni che in fin dei conti può anche starci.
Meno soldi per le poker room! Ma basta scendere al secondo posto della classifica degli incassi di dicembre per arrivare alla dura realtà. A gennaio Microgame faceva segnare una raccolta da 190 milioni di euro che nel giro di 12 mesi sono diventati appena 66 milioni. Il bipolo Bwin-Gd passa da 123 milioni a 52,5, Lottomatica da 103 a 73,9, Snai da 50 a 32,1, Sisal Poker da 43 a 23,3, IziPlay da 26 a 20 e cosi via.

Non c'e una sola poker room che non ha perso soldi, con alcune che hanno lasciato per strada fino ad oltre il 60% delle loro entrate. A far preoccuppare ancora di più è proprio il dato di fine anno che ha sempre portato, nel tempo, ad un incremento del fatturato di tutto il mercato dei giochi. La crisi economica si è quindi ufficialmente abbattuta sul poker online italiano che forse deve cominciare a guardarsi intorno per cercare di inventarsi qualcosa in grado di restituire l'entusiamo manifestato dai giocatori nei primi mesi del suo lancio.

Missione impossibile? Probabilmente si, ed è per questo che alcune room hanno deciso di cominciare ad effettuare i primi tagli. C'è chi elimina le promo, chi i tornei garantiti, chi chiude gli uffici e c'è chi purtroppo ha iniziato ad 'eliminare' i pro dal loro badget… del resto, come in tutte le aziende, bisogna purtroppo cominciare da qualcuno.

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