Prendiamo spunto da un interessante post del pro Lex Veldhuis per proporvi un paragone molto calzante tra poker e sport. In particolare, Veldhuis sottolinea l'importanza del fare 'hand review', cosa necessaria come il riscaldamento per un atleta.
Prendiamo spunto da un interessante post del pro Lex Veldhuis per proporvi un paragone molto calzante tra poker e sport. In particolare, Veldhuis sottolinea l'importanza del fare 'hand review', cosa necessaria come il riscaldamento per un atleta.
Prendiamo spunto da un interessante post del pro Lex Veldhuis per proporvi un paragone molto calzante tra poker e sport. In particolare, Veldhuis sottolinea l'importanza del fare 'hand review', cosa necessaria come il riscaldamento per un atleta.
A chi poteva venire in mente una similitudine del genere se non ad uno sportivo come Lex Veldhuis? Forse vi ricorderete delle sfide di kick boxing tra lui e Bertrand 'Elky' Grospellier, che hanno appassionato i loro fans. Non è di certo una sorpresa scoprire una forte passione sportiva tra pokeristi di alto livello, spinti dalla voglia di competere e dal desiderio di stare in forma per rendere al meglio.
Nell'ultimo post del suo blog personale, Lex Veldhuis, pro di PokerStars, fa un bilancio sul suo 2012 e pianifica il nuovo anno. Ci parla della sua vita tra trasferte e jet-lag, infilandoci poi il paragone pokeristico/sportivo sullo studio delle proprie mani. Se ci pensate è proprio vero: un atleta non può permettersi di tralasciare il riscaldamento, rischia i disastri durante la gara.
Per un pokerista vale lo stesso ragionamento, non può sempre e solo giocare, deve anche fermarsi sistematicamente per analizzare il proprio gioco o comunque studiare, per poi rendere al massimo delle potenzialità durante le sessioni di gioco. Ecco qui di seguito un estratto dell'ultimo post di Veldhuis:
“Durante le ultime settimane del 2012 ho iniziato a pianificare in maniera rigida il mio lavoro. Una strategia utile è quella di giocare una sessione più breve nel primo giorno dopo un viaggio, restando al computer solo 3 o 4 ore piuttosto che un'intera giornata. Un modo per ricaricare le batterie prima di tornare a piano regime.
Una volta terminata la sessione, inoltre, scrivo un report dell'attività, evidenziando i pot più grandi. Così prima di iniziare una nuova sessione, leggo il report scritto in precedenza. Ciò richiede almeno 45 minuti oppure un'ora che ritardano l'inizio effettivo della sessione di lavoro.
Non ero abituato ad avere questo problema. In passato giocavo per ore durante ogni pausa della giornata, e non ho mai avuto bisogno di una fase di riscaldamento. Ma adesso capisco che è una cosa essenziale, un po' come capita a un atleta che, dopo anni di attività, necessità di stretching prima di dare il massimo”.