Dopo mesi di forte flessione per il poker online “made in Italy” sia nel poker cash game che nella versione a tornei, si inizia a parlare sempre piu’ insistentemente di una possibile liquidita’ condivisa nel 2015 fra le nazioni regolamentate. Ma puo’ bastare? o servono altre soluzioni?
Dopo mesi di forte flessione per il poker online “made in Italy” sia nel poker cash game che nella versione a tornei, si inizia a parlare sempre piu’ insistentemente di una possibile liquidita’ condivisa nel 2015 fra le nazioni regolamentate. Ma puo’ bastare? o servono altre soluzioni?
Sono ormai mesi che i tre maggiori mercati regolamentati in Europa, (Francia, Italia e Spagna) fanno registrare preoccupanti cali mensili per quel che concerne la raccolta inerente il poker online e si parla sempre piu’ insistentemente fra i monopoli dei tre paesi di creare una liquidita’ condivisa, che possa permettere ai giocatori Francesi, Italiani e Spagnoli di potersi sfidare ai tavoli da gioco.
Una liquidita’ condivisa aiuterebbe a risolvere il problema del forte calo di giocatori?
Sicuramente condividere i giocatori tra piu’ nazioni aiuterebbe ad aumentare la liquidita’ nei poker network e ad ottenere cosi’ molti piu’ players seduti ai tavoli da gioco. Tutto cio’ porterebbe a riempire i tavoli nel poker cash piu’ velocemente ed ad aumentare il numero di giocatori iscritti ai tornei. Ma alla lunga si assisterebbe passato il brio iniziale, prima ad un assestamento e successivamento ad un calo dei giocatori presenti ai tavoli da gioco.
Una liquidita’ .eu cambierebbe le sorti del poker online?
Ritornare ad un mercato europeo comune (.eu) che prenderebbe il posto delle sale .com, potrebbe secondo me essere l’unica soluzione che darebbe di nuovo slancio non solo al poker italiano, ma anche a quello europeo. Sicuramente bisognera’ trovare un livello di tassazione comune tra tutte le nazioni che comporranno questo mercato .eu, ma il beneficio sarebbe immediato con un forte incremento sia di giocatori, ma sopratutto con la possibilita’ per le sale maggiori di concentrare i propri budget di spesa in una sola sala (mentre ora le sale piu’ grandi devono suddividere i propri budget nei mercati europei dove sono presenti) aumendo cosi’ l’offerta media per i propri clienti.
Dalle sale .com , a quelle .it per arrivare alle poker room.eu?
La strada e’ ormai gia’ intrapresa, un mercato troppo piccolo non puo’ piu’ esistere in un mondo che ha da tempo eliminato le proprie barriere doganali. Credo sia arrivato il momento si pensare seriamente ad un mercato del poker online europeo regolamentato.
Sono uno dei fondatori di Poker Italia Web, la voce libera del gioco. Sono nel settore dei giochi dal 2009 e oltre al poker sono appassionato di scommesse sportive, criptovalute e viaggi.