Quale variante del poker potra’ prendere il posto del Texas hold’em in futuro?

La grande disponibilità di varianti nel poker, soprattutto online, ha portato molti giocatori ad avvicinarsi a tipologie di gioco quasi sconosciute, fino a poco tempo fa. Ma esiste una variante che possa soppiantare in futuro il poker Texas Hold’em?

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La grande disponibilità di varianti nel poker, soprattutto online, ha portato molti giocatori ad avvicinarsi a tipologie di gioco quasi sconosciute, fino a poco tempo fa. Ma esiste una variante che possa soppiantare in futuro il poker Texas Hold’em?

 

Il Texas Hold’em è la cadillac del poker. Questa sentenza di Doyle Brunson racchiude in sé l’essenza di un gioco che, negli ultimi quindici anni, ha fatto appassionare milioni di persone in tutto il mondo. Ma i tempi e le mode cambiano, si sa, e non è detto che da qui ad altri quindici anni non avvenga un altro boom del poker, stavolta per merito di un’altra variante. Se mai ne esiste una davvero in grado di catalizzare la stessa attenzione e le stesse emozioni del Texas Hold’em, naturalmente.

Difficilmente potrà essere uno dei giochi più vecchi, come lo Stud, per il semplice motivo che varianti del genere hanno fatto il loro tempo, quando il Texas Hold’em era ancora questione di pochi eletti. Per il Five Card Draw, il cosiddetto poker all’italiana, il discorso è abbastanza simile. E allora ci viene da pensare che probabilmente l’unica variante che potrebbe insediare l’Hold’em sia l’Omaha.

Non a caso, PokerStars.com ha aggiunto alcune versioni dell’Omaha. Si tratta del 5-Card Omaha (sia normale che in versione Hi/Lo), conosciuto in gergo come Big O. Le regole sono le stesse rispetto al classico Pot Limit Omaha, con l’eccezione che ogni giocatore riceve non 4, bensì 5 carte private. Un’altra variante molto curiosa è il Courchevel, che aggiunge una regola in più al 5-Card Omaha: la prima carta del flop viene mostrata all’inizio del giro di puntata pre-flop.

Era la prima volta dal 2008, quando venne inserito il Badugi, che PokerStars decise di introdurre una nuova variante, dopo che la ‘gemella’ Full Tilt Poker, aveva annunciato dell’Irish Poker e del 5-Card Stud. Dunque era chiaro l’intento della poker room numero 1 al mondo di cercare qualche alternativa che possa, chi lo sa, fare breccia nel cuore degli amanti del poker come ha fatto il Texas Hold’em all’inizio del nuovo secolo.

In ogni caso, per come stanno ora le cose nel mercato italiano, è quasi impossibile che un nuovo gioco possa ottenere risultati migliori rispetto al Texas Hold’em. Ma questo genere di passaggi generazionali non sono quasi mai repentini, a meno che non capiti qualche evento di risonanza mondiale. Ma difficilmente vedremo un novello Chris Moneymaker diventare milionario grazie al 5-Card Omaha. Almeno non adesso.

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