Redaelli: “Con la regolamentazione del live 10.000 nuovi posti di lavoro”
Oggi per questo nuovo editoriale dedicato al poker online e live, abbiamo deciso per una volta di invertire i ruoli e ad essere intervistato sara’ il nostro ceo Redaelli esperto di poker, che ci spieghera’ la situazione in Italia e i possibili sviluppi futuri.
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Oggi per questo nuovo editoriale dedicato al poker online e live, abbiamo deciso per una volta di invertire i ruoli e ad essere intervistato sara’ il nostro ceo Redaelli esperto di poker, che ci spieghera’ la situazione in Italia e i possibili sviluppi futuri.
PIW: Ciao Reda, bentornato in Piw
Redaelli: Ciao ragazzi, devo dire che mi sento un po emozionato ad essere io l’intervistato, di solito sono io a fare le domande ai nostri ospiti.
PIW: Si parla molto in questi giorni dello spostamento della tappa dell‘Ept da Sanremo a Malta. Pensi che spostare della tappa dall’Italia a Malta possa influire sul poker live italiano?
Reda: Prima di tutto ci sarebbero da capire i reali motivi che hanno indotto i responsabili dell’Ept a cancellare la tappa italiana (scarsa partecipazione di giocatori, localita’ difficilmente raggiungibile, scarso appeal) potrebbero essere concausa che hanno portato alla cancellazione della tappa italiana e lo spostamento a Malta. Sicuramente era l’evento piu’ “importante” a livello mediatico e di partecipazione di giocatori extra italiani in un torneo di poker live in Italia, ma non penso che la cancellazione della tappa italiana possa influire piu’ di tanto sul movimento dei tornei e dei giocatori di poker live italiani.
PIW: Quando vedremo una regolamentazione del poker live in Italia?
Reda: Si parla del regolamento riguardante il poker live dall’estate del 2009, ad oggi del regolamento neppure l’ombra e si gioca in Italia in oltre 1000 poker club (dato non confermato) senza regole. Piu’ volte mi sono domandato quanti posti di lavoro potrebbe offrire il poker live regolamentato e mi sono permesso di fare due calcoli. Se prendiamo buono il dato che al momento ci sono circa 1000 poker club operanti in italia, e prendiamo un dato basso, ovvero che ogni sera 3 tavoli in ogni poker club vengano riempiti, e che quindi ci sia bisogno di almeno dai 3 ai 6 dealer sarebbero gia’ 3000/6000 posti di lavoro, a questo vanno aggiunti per ogni sala un responsabile si sale di altri 1000 posti di lavoro a cui si potrebbero aggiungere l’indotto, ovvero chi produce i tavoli da poker, chi le fiches, chi potrebbe essere assunto al bar, chi magari alla ristorazione interna nel poker club ecc…. Io penso che si potrebbe arrivare a creare in totale circa 10.000 posti di lavoro.Sicuramente non si potra’ tollerare a lungo questa situazione dove il poker live rimane l’unico gioco non “regolamentato” e tassato in Italia.
PIW: Il poker online in Italia non naviga negli ultimi anni in buone acque, cosa si potrebbe fare per rissollevare l’interesse verso questo splendido gioco?
Reda: Facciamo un passo indietro e spieghiamo brevemente la situazione del poker online in Italia. L’Italia e’ stata la prima nazione al mondo nel 2009 a regolarizzare il poker online con un sistema di tipo “concessorio” e ad obbligare le sale da poker online a creare poker room esclusivamente per giocatori italiane tassate alla fonte. La nascita di questo “nuovo” gioco nei primi anni complice gli investimenti delle sale e la massiccia campagna media ha avuto risultati straordinari, ma con il passare degli anni e la mancanza di un ricambio di giocatori oltre alla pesante crisi finanziaria che ha colpito l’europa e sopratutto l’Italia ha notevolmente limitato lo sviluppo di questo gioco e putroppo negli ultimi mesi la decrescita della raccolta nel poker online italiano si e’ molto accentuata. Cosa si potrebbe fare per rilanciare il poker online italiano? La prima cosa che potrebbe risollevare sia l’interesse che la liquidita’ sarebbe senza dubbio l’apertura ad un mercato condiviso europeo, e la seconda sarebbe la creazione di una poker room realmente competitiva cointro lo strapotere di Pokerstars sia in Italia che nel resto d’Europa-.
PIW: La riapertura del mercato Americano potrebbe influire anche per quello Europeo.
Reda: Solo pochi stati hanno difatto dato l’avvio al poker online e al momento e’ difficile dare una valutazione.
PIW: Come vedi il futuro dei portali monotematici come PIW o altri di settore?
Reda: Domanda molto diffiicile, il futuro dei portali monotematici e molto complicato sopratutto quelli dedicati al poker online che hanno subito nel corso degli anni fortissimi tagli negli investimenti e che devono ogni giorno riadattarsi ai cambiamenti del mercato, cercando pero’ di offrire un prodotto di qualita’. Noi di PIW abbiamo da tempo lanciato altri portali dedicati alle scommesse e ai casino’online e vedo che anche altri siti di settore si stanno organizzando per arrivare ad un multiprodotto che credo sia una delle soluzioni migliori.
PIW: Direi che e’ tutto Reda
Reda: Un saluto a tutti i lettori e vi aspetto per il mio prossimo editoriale domani su PIW.