E’ sicuramente una delle estati piu’ calde che la penisola ricordi, ma non solo per il clima torrido che da settimane tiene l’Italia sotto scacco, ma anche per il poker online e per le sale da gioco italiane, che iniziano a parlare finalmente di una possibile liquidita’ condivisa almeno nei tornei.

E’ sicuramente una delle estati piu’ calde che la penisola ricordi, ma non solo per il clima torrido che da settimane tiene l’Italia sotto scacco, ma anche per il poker online e per le sale da gioco italiane, che iniziano a parlare finalmente di una possibile liquidita’ condivisa almeno nei tornei.

 

Il mercato del poker online italiano, complice anche questa calda estate continua a calare sopratutto nella specialita’ poker cash game, mentre iniziano a vedersi i primi segni di “risveglio” nella specialita’ a tornei, dopo tanti mesi di continua e decisa decrescita.

 

Ovviamente avere un singolo operatore che detiene una quota mercato nel poker cash di oltre il 60% e del 70% nei tornei non aiuta certo la ripresa, come aver spezzettato il resto della concorrenza in numerosi poker network o singoli operatori che pero’ non riescono a contrastare l’egemonia di Pokerstars.it.

 

Dai rumors che ci sono giunti in redazione, sembra pero’ che si stia muovendo qualche cosa per iniziare a contrastare seriamente lo strapotere di Pokerstars.it almeno nella specialita’ tornei. Infatti le principali sale.it stanno valutando la possibilita’ di creare una sorta di liquidita’ condivisa tra i vari poker network per arrivare a proporre una seria alternativa alla sala della picca.

 

Ovviamente non sara’ per nulla facile realizzare questo progetto, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello puramente burocratico, ma secondo il mio modesto parere si andrebbe nella giusta direzione e se a questo ci aggiungiamo anche la possibilita’ di una prossima apertura del mercato, passando da una liquidita’ solo nazionale ad una condivisa, questo splendido gioco che da qualche anno viene un po snobbato da tutti, potrebbe in breve tempo “rinascere” anche in Italia e tornare ad essere “produttivo” sia per gli operatori che per i giocatori.

 

Che sia la volta buona per invertire il “trend” negativo del poker online in Italia?

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