Con l’annuncio ad inizio settimana dell’operazione di acquisto da parte di 888 Holdings di bwin.party si aprono nuovi scenari per l’intero comparto dei giochi online. Compreso il poker online che ha visto in un unico colpo unirsi due delle poker room più frequentate al mondo.

Con l’annuncio ad inizio settimana dell’operazione di acquisto da parte di 888 Holdings di bwin.party si aprono nuovi scenari per l’intero comparto dei giochi online. Compreso il poker online che ha visto in un unico colpo unirsi due delle poker room più frequentate al mondo.

 

 

 

Venerdì scorso c’è stato l’annuncio da parte di 888 Holdings del completamento dell’acquisto di bwin.party Group per la cifra di $1.400 milioni. Una operazione lunga, complessa e costosa ma che alla fine è andata in porto e che ha creato quello che è probabilmente, allo stato attuale, il più grande colosso dei giochi online del mondo.

 

In particolare nel mondo del poker si è venuto a creare un polo che possa contrastare lo strapotere di Amaya, proprietaria di PokerStars e Full Tilt. Sia 888poker che PartyPoker sono due poker room tra le più frequentate del mondo. In particolare la prima che, eliminando PokerStars.com che è prima per larghissimo distacco, è la poker room più frequentata al mondo per quanto riguarda i tavoli di poker cash game. In questa speciale classifica PartyPoker si è barcamenata negli ultimi tempi tra la quarta e la sesta posizione.

 

Con queste premesse si potrebbe pensare, nel caso di unione tra le liquidità delle due poker room, ad un nuovo colosso del poker online che possa contrastare lo strapotere di PokerStars.com.

 

Le strategie di mercato di 888 Holdings a riguardo non sono ancora chiare. C’è da analizzare al meglio ogni singola possibilità di unione o meno anche a seconda dei mercati in oggetto. Infatti, giusto per fare un esempio, 888poker non è attiva nel mercato italiano, specificatamente al poker online in quanto c’è per quanto riguarda i giochi da casinò e le slot machine online.

 

In Italia si spera che GDpoker possa tornare ai fasti del passato

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C’è invece PartyPoker.it ma non è certo una delle poker room principali del nostro mercato. Anzi a dirla tutta in Italia non ha mai sfondato realmente, restando sempre ai margini delle classifiche di mercato. Però da qualche mese PartyPoker.it ha unito la liquidità a GDpoker e le cose vanno un po’ meglio. L’apertura di 888.it anche al poker non dovrebbe però apportare quei benefici necessari a riportare la società ai fasti di GiocoDigitale.

 

Sarebbe un ingresso ex novo di una nuova poker room. Difficilmente quindi potrebbe favorire un incremento di giocatori in un mercato, quello italiano, che vive da parecchi mesi un periodo di stasi con livellamento verso il basso.

 

Al contrario, 888poker è attiva in altri mercati, europei e non. Come in Spagna dove è seconda solo a Pokerstars.es. Nel mercato iberico è attiva anche PartyPoker, ma la distanza tra le due poker room in quantità di medie di giocatori ai tavoli cash game è talmente alta che anche una fusione tra le due non intaccherebbe lo strapotere di PokerStars.

 

Si vedrà quindi come 888 Holdings opererà sui mercati di poker online internazionali e con quali strategie per cercare di ridurre il gap da PokerStars e creare un vero competitor per la poker room dalla picca rossa. Cosa della quale beneficerebbe tutto il movimento, in particolar modo i giocatori.

 

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