E’ inutile nasconderlo, il poker online si avvia verso l’oblio. A confermarlo non sono solo i dati della raccolta, ma soprattutto l’interesse mediatico sul settore, oramai praticamente nullo.
E’ inutile nasconderlo, il poker online si avvia verso l’oblio. A confermarlo non sono solo i dati della raccolta, ma soprattutto l’interesse mediatico sul settore, oramai praticamente nullo.
E’ inutile nasconderlo, il poker online si avvia verso l’oblio. A confermarlo non sono solo i dati della raccolta, ma soprattutto l’interesse mediatico sul settore, oramai praticamente nullo.
Non è un periodo felice per chi si occupa di poker online. I problemi da affrontare sono tanti e purtroppo la voglia di lottare, resistere e provare a cambiare le cose comincia a sparire. Una situazione ‘drammatica’ che ogni mese diventa sempre più insostenibile per chi deve affrontare dei costi senza più la sicurezza di un futuro.
Del poker online italiano non interessa più a nessuno (fa male dirlo), se non ai quei pochi regular che continuano a giocare in attesa, anche loro, di andare fuori dai confini per passare alle sale ‘.com’. Una situazione appesantita anche dalle scelte discutibili di alcuni colossi dell’online, che hanno preferito puntare su altro, vedi slot e casinò online, abbandonando letteralmente il poker al suo triste destino.
Nessuno vuole più investire un solo centesimo… e così è solo questione di tempo prima che si chiuda bottega. Se poi, a tutto questo, si ci aggiunge il dominio incontrastato di una sola poker room, che può permettersi di fare e disfare a proprio piacimento, in virtù di un bacino d’utenza pressoché totale, abbiamo il quadro completo si una situazione oramai compromessa.
A questo punto l’unica possibilità di rilancio potrebbe arrivare dalla liquidità internazionale condivisa e dal cash game. Se venisse dato finalmente il via libera all’unione di almeno 2/3 mercati, forse si potrebbe rivivere un piccolo boom con un ritorno a numeri per lo meno accettabili. Nuova linfa che porterebbe le sale a reinvestire e probabilmente creare una vera alternativa al monopolio.
Ma la domanda è: siamo sicuri che le varie poker room vogliano ‘condividere’ la loro liquidità con la concorrenza? Il dubbio nasce dalla volontà più o meno ‘nascosta’ di spostare il traffico verso altri giochi. Ultimamente vi sarete di certo accorti che le promo sul poker stanno praticamente scomparendo mentre quelle su casino e slot diventano sempre più numerose.
Una scelta attuata da tantissime sale che, pian piano, stanno virando verso altri ‘lidi’. Insomma, i dubbi crescono e intanto la gente che sognava di cambiare la propria vita vincendo un super torneo adesso ci prova giocando molti più soldi nella speranza di vincere il Jackpot milionario con un giro di slot…