Frequentando i tornei live in italia, non può sfuggire la grande quantità di player sponsorizzati, davvero tanti se paragonati ai loro colleghi esteri. Vediamo di conoscere meglio la situazione che sembra un po in crisi.
In questi giorni si sono sentiti parecchi scossoni interni ai team di parecchie poker room. Dapprima Giovanni Battista Cantonati che, dopo una lunga collaborazione, si è separato da BetPro. Di pochi giorni fa gli abbandoni di Francesco Nguyen e Maurizio Bacci che si sono svincolati dal marchio PokerClub e si vanno ad affiancare a Giuseppe “SpiderFesta” Festa che a sua volta non potrà esibire la patch di SNAI ai prossimi eventi.
Maurizio bacci ex componente del team Poker Club
Sembra proprio che le condizioni contrattuali non vadano più a supporto delle esigenze delle controparti. E se da un lato per i giocatori sta forse emergendo un’insufficienza delle retribuzioni, che solitamente si limitano a pagare i buy-in dei tornei, d’altro canto le room devono sostenere spese davvero ingenti per mantenere un team.
Finora i Team più riusciti sono quelli composti da volti che sono riusciti gettare la propria visibilità anche al di fuori del mondo del poker, persone che hanno portato con se il marchio che rappresentano al di fuori di una cerchia che in Italia è ancora piuttosto ristretta se paragonata ad altri settori sportivi.
Giuseppe Festa ex giocatore del team Snai poker
Discorso a parte va sicuramente fatto per Giuseppe Festa, il quale, come già riportato in recenti articoli sul nostro portale, ha lasciato la sua corrente sponsorizzazione in virtù di un’invitante offerta da parte di un’altra PokerRoom. Insomma, chi sta bene e chi sta male, ma certamente ci sono delle tendenze ben marcate nel mercato del poker che si stanno manifestando ora per la prima volta dacché il “punto it” naque.
Mi pare di poter affermare che tutto il movimento del poker, dopo una prima fase di slancio ed entusiasmo stia ora scoprendo il momento in cui le spese vanno razionalizzate e ponderate, nella costruzione dei team così come in tutte le altre spese collaterali alla gestione di un movimento che, sì cresce, ma contestualmente spende sempre di più per mantenersi.
scritto da Luca ‘ilFilosofo‘ Barbi