Chiassosi e maleducati, così l’Europa vede i giocatori italiani che siedono ai tavoli da poker live. Facciamo un po’ di autocritica per migliorare insieme l’immagine che i giocatori italiani hanno a livello europeo ed internazionale.
Chiassosi e maleducati, così l’Europa vede i giocatori italiani che siedono ai tavoli da poker live. Facciamo un po’ di autocritica per migliorare insieme l’immagine che i giocatori italiani hanno a livello europeo ed internazionale.
Chiassosi e maleducati, così l’Europa vede i giocatori italiani che siedono ai tavoli da poker live. Facciamo un po’ di autocritica per migliorare insieme l’immagine che i giocatori italiani hanno a livello europeo ed internazionale.
Ormai è dominio pubblico: il giocatore italiano non è ben visto ai tavoli da poker internazionali. Eppure siamo uno dei movimenti più grandi a livello europeo, in continua crescita sia come livello di gioco sia come mole di giocatori che puntualmente presentiamo ai maggiori tornei. Lasciando per un momento da parte il livello tecnico dei giocatori, che potrebbe tutt’al più indurre i giocatori stranieri ad una sorta di snobbismo che in un certo qual modo potrebbe favorire i nostri giocatori più preparati (che sono in grande aumento), arriviamo ad affrontare il ben più annoso problema dell’educazione al tavolo, fattore molto sentito all’estero, poco in Italia.