Arriva il poker online in modalità cash game ed allo stesso tempo si alzano i buy-in a 250 euro: che sia finalmente giunto il momento per il poker online di ottenere la rispettabilità che in Italia sembra essere ancora un miraggio?
Finalmente si parla di cash game, di nuova linfa per il mercato.it del poker online, finalmente si parla di nuovi nomi ad entrare in un mercato che ormai si stava ripiegando su se stesso e su una concorrenza spietata. Finalmente sembra soprattutto che i cambiamenti siano vicini e in procinto di divenire realtà.
Alla lentezza geriatrica dei cambiamenti in questa Italia burocraticizzata c’eravamo ormai abituati, così come siamo avvezzi agli istinti moraleggianti che vorrebbero incarnare il sentire comune — nelle intenzioni — ma che si scoprono infine un mero esercizio di stile, ipocrita e malcelato.
Il poker nell’immaginario collettivo
Il poker è stato trattato quasi come fosse una passione da malavitosi durante questi due anni, tutti recalcitranti e pronti a puntare il dito verso “quelli che pensano di giocare a carte per lavoro” o quelli che “non lo sanno che con il gioco non ha mai vinto nessuno?”. Tutti in prima fila quando c’era da mostrare il viso candido di fronte alla “piaga sociale” del poker, di fronte ad un incolpevole Crisbus81 che nulla può contro i tagli operati da “Le Iene” alle sue giocate.
Tutto questo mentre l’Italia si metteva in ginocchio con le Slot Machine, le macchinette da bar alle quali chiunque può giocare, o ai gratta e vinci. Lo dicevano persino i dati di raccolta Aams, e lo dicono tutt’ora, basta volerli guardare: nel mese di Novembre 2010 gli italiani hanno introdotto 2.800.000.000€ nelle slot, 252 milioni la raccolta del poker. Una differenza “leggermente” marcata sa cui non ci si scandalizza più di tanto.
La premiazione dell’EPT di Barcellona: un altro ragazzo rovinato dal poker!
Eppure i giornali continuano a strabuzzare gli occhi per i giovani rovinati dal poker. Evidentemente nessuno dei loro giornalisti va al bar per prendere un caffé e quindi non può vedere come capita a me orde di ragazzini scambiare anche pezzi da 50€ per giocare alle slot. O per lo meno non si scandalizzano più di tanto.
Ma ora siamo finalmente pronti con il cash e vedremo se finalmente, con l’aumento dei dati di raccolta, anche il poker online guadagnerà il rispetto che merita. Perché in fondo l’impressione è che finché ci si rovinano in pochi – se non pochissimi – tutti parlano male del gioco, poi quando lo Stato e chi lo amministra iniziano a guadagnarci bene allora ci si guarda intorno, si fa finta di nulla, e fischiettando si esce in strada cercando qualche altro movimento minore da additare per spostare l’attenzione della popolazione su un problema irrisorio. Nel frattempo a palazzo ci si abbuffa beatamente degli incassi dei problemi seri di questa povera nazione.
scritto da Luca ‘ilFilosofo‘ Barbi
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