Poker: il mercato francese è superiore?

L’Arjel ha reso noto il bilancio dei primi sei mesi di apertura del mercato dei giochi online in Francia. Le cifre sono rilevanti con una raccolta €5 miliardi, e con il poker cash a dominare.

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L’Arjel ha reso noto il bilancio dei primi sei mesi di apertura del mercato dei giochi online in Francia. Le cifre sono rilevanti con una raccolta €5 miliardi, e con il poker cash a dominare.

 

 

 

Dal giugno del 2010, data di apertura del mercato francese dei giochi online, fino a tutto il semestre di fine anno, sono stati ben 2,1 milioni i conti di gioco attivi, con 500.000 giocatori attivi di media settimanale, ed un totale di 3 milioni di conti aperti presso i 35 operatori, titolari di concessione statale.

 

I dati parlano di meno di €1 miliardo raccolto dalle scommesse sportive e le scommesse ippiche, per introiti paritari di €450 milioni ciascuno nei sei mesi in oggetto. Quindi i restanti €4,1 miliardi sono tutti proventi del poker online, ed in particolare del poker cash game.

 

Una vera moda dilagante quindi, quella del poker cash game, per gli amanti transalpini del gioco online che, con una raccolta di €3,7 miliardi in 6 mesi, diventa il gioco online più amato dai francesi. E grazie proprio al poker in modalità cash game, che il mercato francese ha, nei numeri, soppiantato il mercato italiano del poker che pure in questi due anni e oltre di attività, vive una costante crescita.

 

La Rousso, Chabal e Elky, testimonals per PokerStars.fr
La Rousso, Chabal e Elky, testimonals per PokerStars.fr

 

Analizzando, infatti, lo stesso periodo in oggetto, giugno-dicembre 2010, i dati del mercato italiano parlano di un pubblico sempre più amante del poker online, rispetto alle altre discipline, scommesse sportive in primis. Il poker online, con la sola modalità torneo, in Italia ha raccolto €1,547 miliardi, contro i €700 milioni delle scommesse sportive ed i €40 milioni di quelle ippiche.

 

Paragonando quindi il dato complessivo del mercato francese con quello italiano possiamo concludere, innanzitutto, che il poker cash game contribuirà in maniera importante all’ulteriore crescita del poker online in Italia. Se è vero che il nostro mercato è pressoché analogo a quello francese, dove la regolamentazione dei giochi online è arrivata con quasi un anno e mezzo di ritardo ma in maniera decisamente più completa e competente, allorquando verrà lanciato il cash game anche in Italia, e non manca ormai molto, gli introiti derivanti dal poker online avranno un’impennata verso l’alto.

 

Mediamente gli italiani sono meno giocatori dei francesi. Tornando sul totale del raccolto nei giochi online del secondo semestre dell’anno da poco concluso, si può notare che nel Bel Paese si è giocato infatti per una cifra di quasi la metà rispetto ai €5 miliardi francesi: €2,635 miliardi.

 

Colosseo
Meglio il Colosseo…

 

Di questi, come detto, €1,547 miliardi sono di raccolta del poker online, senza modalità cash game. Cosa accadrà quindi alla luce della nuova modalità di gioco nel nostro mercato, che dovrebbe essere attiva a partire dalla prossima primavera?
Presumibilmente gli introiti del poker aumenteranno, con nuovi avventori a rinverdire le casse delle poker room attratti dall’ipotesi di vincite immediate. Ma ci sarà l’inevitabile flessione del gioco in modalità torneo, che vedrà sottrarsi players dal cash game. Ma, se si fa il paragone ancora una volta con il mercato francese, c’è da presumere che la perdita non sarà traumatica. 

 

Il giocatore di poker medio francese è più abituato al gioco in modalità cash game. Il poker online in Francia, sebbene il suo mercato nazionale sia nato da soli 6 mesi, era già da anni un abituale avventore delle sale .com, quindi gli è stato facile abituarsi alle offerte delle poker room .fr

 

In Italia erano relativamente pochi i giocatori di poker prima dell’avvento del mercato nostrano. Molti non hanno ancora mai giocato al poker cash game e difficilmente ci sarà un’abbandono in massa del poker in modalità torneo.

 

Tour Eiffel
…o la Tour Eiffel?

 

Se poi dovesse accadere, come accade dai nostri cugini di oltre alpe, che il cash game esploda in maniera totale tanto da raccogliere introiti rispetto al gioco da torneo con una proporzione di 4 a 1, come succede in Francia, sicuramente si supererebbero quei €5 miliardi di raccolta ottenuti dal mercato transalpino. Sopratutto se le poker room adeguano la tassa di rake che paga il giocatore medio italiano a quella che sborsa il giocatore francese, decisamente più contenuta.

 

In definitiva possiamo affermare che il mercato francese, in questo momento, è superiore a quello italiano, per offerta giochi, quota di rake e numero di giocatori. Ma il futuro è azzurro. E con le mosse giuste ed un servizio esaustivo, il giocatore italiano risponderà in maniera sicuramente positiva.

 

 

Roberto ‘Ronnie Rosenthal’ Sorrentino
ronnie@pokertialiaweb.org

 

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