Una delle specialità di poker piu’ affascinanti e’ il testa a testa. Come giocarlo e affrontare i diversi tipi di avversario? Come sempre una risposta certa non c’è, ma per vincere bisogna essere molto aggressivi?.
Il poker è un gioco ricco di specialità e varianti, un mondo variopinto in grado di soddisfare le esigenze di qualunque giocatore, ad ogni ora del giorno e della notte. Una delle specialità più fini ed eleganti, almeno per chi scrive, è sicuramente l’Heads Up (d’ora in poi abbrevierò con HU), ovvero il testa a testa.
Per questo articolo prendo spunto da un trhead aperto dal nostro utente Barkrieg nella sezione dedicata all’HU nel quale ci si chiede se sia davvero indispensabile giocare hyper-aggressive o se invece si possa anche allentare la presa in favore di un gioco più conservativo.
Il trofeo Heads Up Championship
Prima di tutto dobbiamo fare un preambolo. Lo stesso Moshman nel suo volume dedicato agli HU scrive:
«In HU la maggior parte delle volte nessuno dei giocatori ha una buona mano. Quindi chi punta e rilancia nel modo più aggressivo avrà frequentemente edge sull’avversario ammettendo che tutti gli altri aspetti siano equivalenti.»
Questa sorta di enunciato è, almeno sulla carta, ineccepibile, ma che succede quando troviamo un avversario che difficilmente getta le sue carte preflop? Ovvero: per giocare HU la table selection è molto importante, se abbiamo la fortuna di scontrarci al tavolo con un fish i nostri raise, cbet, 2barrell, finanche la 3barrell non saranno perlopiù rispettati. Questo perché nel nostro avversario ci sarà la tendenza a giocare con qualsiasi combinazione di carte ignorando la posizione, le size dei rilanci e delle puntate.
Uno scontro Heads Up
Cosa ne consegue? Un aumento spropositato della varianza anche qualora si stia giocando un HU normal. Possiamo dunque dedurne che in via del tutto generale, contro l’aggrodonk standard, per ridurre il tasso di varianza del gioco, sia importante ridurre il tasso di aggressività e quindi fare una selezione più accorta delle starting haand, cercando magari di arrivare a vedere più flop ad un prezzo conveniente, sussumendo che il nostro avversario sarà molto ben disposto a pagarci il punto e a buttarsi in goffi tentativi di bluff con mani del tutto marginali.
Tutto questo ragionamento ha ovviamente un valore maggiore nel caso si giochino heads up normal dove abbiamo molto più tempo per il gioco low blind, durante il quale spesso e volentieri riusciremo ad incamerare abbastanza chip per affrontare le fasi più avanzate del torneo.
scritto da Luca ‘ilFilosofo‘ Barbi
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