Secondo un rapporto della Gaming Intelligence, lo scorso 24 gennaio si è giunti ad un accordo fra i proprietari di Full Tilt Poker e il Department of Justice (DoJ), accordo indispensabile per permettere al gruppo di Bernard Tapie (GBT), di acquistare la sala per 80 milioni di dollari.
Laurent Tapie, figlio di Bernard Tapie e direttore generale del gruppo, ha dichiarato alla Gaming Intelligence che il lavoro da fare per completare la vendita è ancora molto. Tapie spera, comunque, che il prossimo primo marzo la sala ritorni a funzionare ed anche per questo che la GBT è in trattativa con la Aderney Gambling Control Commission (AGCC) per far “risorgere” la licenza di Full Tilt Poker.
Il processo di compra-vendita della red room è stato complesso e si è trascinato per tempo, da quando in novembre è stato concluso un accordo fra Full Tilt Poker, il Gruppo Bernard Tapie e la DoJ e in dicembre gli azionisti di Full Tilt Poker hanno votato e accettato l'accordo che ha permesso la vendita alla nuova compagnia investitrice. L'accordo stilato, però ha previsto una serie di clausole per il completo risarcimento dei giocatori. È stato deciso infatti che il gruppo GBT dovrà ripagare i giocatori non statunitensi (cifra stimata in 150 milioni di dollari), mentre la DoJ dovrà risarcire i giocatori degli Stati Uniti (anche in questo caso la cifra si aggira sui 150 milioni di dollari).
La DoJ ha altresì deciso di respingere il ricorso civile nei confronti degli azionisti maggiori di Full Tilt Poker, questa decisione, però, non va ad influire sui procedimenti in atto nei confronti delle singole persone, come Howard Lederer, Chris Ferguson e Ray Bitar. Gli azionisti citati hanno tempo fino al 19 marzo (terza proroga ricevuta da 20 settembre, ndr) per rispondere alla denuncia mossa da Preet Bharara, il procuratore degli Stati Uniti per il Southern District di New York. Secondo quanto pubblicato sul sito Law360.com, il giudice Leonard B. San, del distretto sud di New York, ha respinto la prima class action intentata dai giocatori statunitensi (Steve Segal, Nick Hammer, Robin Hougdahl e Todd Terry), contro Full Tilt Poker. L'avvocato di FTP, Jeff Ifrah, si dice soddisfatto per il risultato ottenuto e dice anche che questo precedente fermerà anche future azioni legali nei confronti della poker room.