Lo scorso aprile Doyle Brunson non ha subito grossi sconquassi, al contrario dell'intera comunità pokeristica scossa dagli accadimenti del Black Friday. Ora Dolye risponde e fa sentire il suo pensiero a riguardo.
Lo scorso aprile Doyle Brunson non ha subito grossi sconquassi, al contrario dell'intera comunità pokeristica scossa dagli accadimenti del Black Friday. Ora Dolye risponde e fa sentire il suo pensiero a riguardo.
Lo scorso aprile Doyle Brunson non ha subito grossi sconquassi, al contrario dell'intera comunità pokeristica scossa dagli accadimenti del Black Friday. Ora Dolye risponde e fa sentire il suo pensiero a riguardo.
In seguito all'attacco, prima scritto dal blog personale e poi verbale tramite un video, del player canadese Daniel Negreanu agli ex proprietari di Full Tilt Poker, una delle leggende viventi del poker quale Doyle Brunson risponde a Negreanu difendendo da par suo i suoi amici al vertice della poker room fino alla sua chiusura.
“Mi sembra che Bitar, Ferguson e Lederer stiano prendendo troppi improperi – scrive Doyle Brunson sul suo blog personale – Ferguson ha avuto molta fiducia nel suo amico Bitar. È convinzione diffusa che Howard Lederer fosse ancora pesantemente coinvolto nella gestione della società, anche se è andato in pensione due o tre anni prima che accadesse il tutto. Sono stato in contatto con Lederer negli ultimi mesi. Quando qualcuno che conosco da anni, e di cui ho avuto sempre fiducia e rispetto, mi dice di non sapere nulla dei problemi finanziari della poker room, chiamatemi pure un vecchio rincretinito texano, perché io ci credo. Non ho parlato con Ferguson, ma capisco quello che dice Howard Lederer e gli credo quando afferma che non ne sapevano nulla di quanto stesse succedendo. Del resto ci sono almeno quattro azionisti che possedevano quote maggiori di Lederer della società Full Tilt Poker. Dove sono? La colpa deve essere condivisa se è vero che Lederer e Ferguson non sapevano nulla del disastro finanziario.”
I commenti di TexasDolly non sono ovviamente passati inosservati nella comunità pokeristica. Ed uno dei primi a rispondergli è proprio Daniel Negreanu che scrive tramite Twitter al celebre player texano: “Il tuo amico Howard sapeva che Full Tilt Poker stava accettando depositi anche dopo il Black Friday. Questo è vergognoso e imperdonabile. Non ci sono scuse per giustificarli“.
Dunque due diverse posizioni per due dei giocatori di poker live più famosi al mondo. Doyle Brunson è forse l'unico ad essersi schierato dalla parte di Lederer e Ferguson, dopo che gli stessi membri del Team Pro della Red Room si sono tirati fuori da questa spiacevole situazione per evitare danni d'immagine e reputazione. Gli stessi danni che stanno colpendo invece i due ex giocatori e amministratori di Full Tilt Poker. E, come scrive Brunson nel suo Doyleism of the Day: “Quando sei sulla cresta dell'onda i tuoi amici sono tantissimi. Ma solo quando cadi nella polvere sai chi sono veramente i tuoi amici“.