Chris Ferguson, indagato come sappiamo nell’ambito dello scandalo Black Friday che ha coinvolto Full Tilt Poker il 15 aprile dell’anno scorso, è stato dato più tempo per rispondere alle accuse mosse contro di lui nell'ambito delle accuse.
Chris Ferguson, indagato come sappiamo nell’ambito dello scandalo Black Friday che ha coinvolto Full Tilt Poker il 15 aprile dell’anno scorso, è stato dato più tempo per rispondere alle accuse mosse contro di lui nell'ambito delle accuse.
Chris Ferguson, indagato come sappiamo nell’ambito dello scandalo Black Friday che ha coinvolto Full Tilt Poker il 15 aprile dell’anno scorso, è stato dato più tempo per rispondere alle accuse mosse contro di lui nell'ambito delle accuse.
Ora Chris Ferguson avrà tempo fino al 14 maggio per decidere come difendersi dalle accuse che pendono su di lui. Nell’emendamento, l’ex pro di Full Tilt Poker è sospettato di aver svolto un ruolo di primo piano nel sistema “Ponzi” usato dalla Red Room per frodare i giocatori poker online di tutto il mondo per quasi $450milioni di dollari. Truffa dove sono indagati anche come sappiamo Howard Lederer, Ray Bitar e Rafe Furst.
Tuttavia, a differenza di quest’ultimi, Chris Ferguson ha sempre mantenuto un profilo molto basso dopo lo scoppio della bomba Black Friday, evitando di apparire in pubblico fino al prossimo 15 maggio, dato in cui dovrà difendersi contro le accuse che gli piovono sulla testa. In tutto questo tempo l’ex Red Pro s’è solo dichiarato innocente tramite il suo avvocato Ian Imrich.
Ian Imrich, all’inizio di quest’anno aveva rilasciato alcune dichiarazioni in cui sosteneva che il suo assistito stava avendo un “dialogo molto positivo” con il Dipartimento di Giustizia, e che si aspettava di chiudere il caso all'inizio del 2012. Invece, dovrà rispondere alla denuncia emendata il prossimo 14 maggio 2012, esaudendo così la richiesta dello stesso Chris Ferguson per avere più tempo per preparare la sua difesa.