Ira Rubin, il principale artefice della truffa dei pagamenti illeciti effettuati in passato dalle room online Full Tilt, PokerStars e Absolute Poker, è stato condannato a tre anni di carcere e al pagamento immediato di una multa da ben 5 milioni di dollari.
La sentenza è arrivata ieri e nonostante l'accusa avesse chiesto una pena detentiva tra i 18 ed i 24 mesi, il giudice federale ha voluto rincarare la dose condannandolo a 36 mesi di galera. Ira Rubin era stato arrestato, lo scorso aprile, in Guatemala dove fu bloccato mentre si dirigeva, nel tentativo di fuggire, in Thailandia. Una volta preso l'ex uomo dei soldi del poker online si era dichiarato colpevole con lo scopo di riuscire ad avere una riduzione della pena.
Rubin, che è stato estradato negli Stati Uniti a fine aprile 2011, rischiava una pena di oltre 80 anni se non si fosse dichiarato colpevole. L'ammissione di colpa ha invece ridotto la gravità della pena anche se le accuse sono rimaste, secondo la sentenza, di riciclaggio di denaro e frode bancaria. Per nome dei suoi vecchi clienti, Full Tilt Poker e Absolute Poker, Rubin aveva rubato centinaia di milioni di dollari ai giocatori di poker online di tutto il mondo.
L'unica room a restituire i soldi è stata PokerStars che ha legalizzato la sua posizione pagando tutti i players statunitensi. Rubin, che è stato l'ideatore dei pagamenti illeciti elaborati verso le banche mascherando le transazioni con nomi di falsi venditori online, non è alla sua prima condanna. Già nel 2006 fu infatti arrestato per frode attraverso il telemarketing, in quell’occasione riuscì a farla franca scappando in Costa Rica, dove ha poi iniziato le sue nuove attività illegali con il poker online.
Rubin è il terzo imputato ad essere condannato nel caso 'Black Friday'. Prima di lui sono finiti dietro le sbarre Brent Beckley, proprietario di Absolute Poker che dopo un patteggiamento è stato condannato a 14 mesi, e l'ex banchiere John Campos, che sempre dopo patteggiamento ha beccato soltanto tre mesi. Bradley Franzen, Ryan Lang e Chad Elie sono invece ancora in attesa di giudizio.
Ray Bitar, il fondatore di Full Tilt Poker, che è stato arrestato all'inizio di luglio si è dichiarato non colpevole mentre gli altri imputati Isai Scheinberg e Paul Tate di PokerStars, Scott Tom di Absolute Poker e Nelson Burtnick di Full Tilt Poker rimangono tuttora latitanti.
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