PokerStars – Full Tilt Poker: tutti i dettagli della trattativa
La notizia che in tanti aspettavano da mesi è finalmente arrivata: Full Tilt Poker tornerà a nuova vita. E grazie a PokerStars, sua storica rivale, che accordandosi con il dipartimento di Giustizia USA, ha avuto il via libera per l'acquisizione della Red Room e per il processo di rimborso verso i giocatori.
La notizia che in tanti aspettavano da mesi è finalmente arrivata: Full Tilt Poker tornerà a nuova vita. E grazie a PokerStars, sua storica rivale, che accordandosi con il dipartimento di Giustizia USA, ha avuto il via libera per l'acquisizione della Red Room e per il processo di rimborso verso i giocatori.
Finalmente ci siamo! È stata data l'ufficialità dell'avvenuto accordo tra il Dipartimento di Giustizia statunitense e PokerStars.com per l'acquisizione di Full Tilt Poker. Sia sul blog di PokerStars che sul sito, ritornato online, di Full Tilt ci sono i dettagli dell'operazione che ha visto coinvolti soprattutto la poker room dalla picca rossa ed il DoJ statunitense.
L'annuncio che si legge sulla home page del sito di Full Tilt Poker è chiaro e non lascia spazio a dubbi, a sancire l'ufficialità dell'accordo. PokerStars è la nuova padrona della Red Room e, come da accordi con il DoJ USA, si impegna a mettere riattivare gli account di tutti i giocatori al di fuori degli Stati Uniti e di mettere a loro disposizione i fondi che al momento della chiusura dello scorso anno erano presenti sui conti gioco. Starà a ogni singolo giocatore decidere se vorrà ritirarli, per intero o in parte, o se tenerli sulla poker room che riprenderà le sue attività di poker online.
Quindi Full Tilt Poker tornerà a nuova vita, mantenendo una sua identità distinta da PokerStars. E facile pensare che, con la poker room numero uno alle spalle, Full Tilt possa presto tornare al suo vecchio ruolo di antagonista della poker room dalla picca rossa nel mercato mondiale del poker online. Ovviamente il tutto è stato definito in maniera più precisa, con il Dipartimento di Giustizia che ha preteso una scadenza per tutto ciò. Entro 90 giorni dall'accordo, quindi a partire dalla data della firma dell'accordo, che avverrà tra una settimana, Full Tilt Poker dovrà riattivare i conti e, quindi, riprendere le attività. L'accordo però non comprende i giocatori di poker online statunitensi che dovranno aspettare ancora per vedere risolversi la propria posizione in quanto il poker online negli States è ancora non legale e i propri fondi ancora vincoliati alla attività illegale degli ex proprietari della Red Room nel riciclaggio di denaro. Il rimborso dei giocatori statunitensi avverrà in maniera più lenta e graduale, con il DoJ a gestire direttamente questa operazione.
Come specificato sul sito di Full Tilt Poker: “Prepareremo un conto indipendente tenendo l'intero importo per coprire tutti i giocatori da rimborsare al di fuori degli Stati Uniti mentre siamo già al lavoro per riaprire il sito Full Tilt il più presto possibile. Questo processo richiederà del tempo per le necessarie verifiche sulle proprietà dei conti e dei relativi saldi. Ma, da accordi presi con il Dipartimento di Giustizia, tutti i fondi in questione devono essere disponibili entro 90 giorni. Anche nel futuro Full Tilt Poker manterrà un conto separato con i fondi dei giocatori sempre pronti e disponibili per il ritiro in qualsiasi momento“.
Si chiude quindi con delle FAQ che dovrebbero frugare gli ultimi dubbi a riguardo dei curiosi. Una in particolare ci interessa con il discorso su quali saranno le nazioni dove Full Tilt tornerà attiva. La risposta lascia però dei punti in sospeso, in quanto specifica che nei mercati regolamentati come quello italiano, al pari di altre nazioni come Belgio, Danimarca, Spagna, Francia ed Estonia, Full Tilt non farà, almeno nell'immediato, richiesta di licenza e quindi i giocatori potranno continuare a giocare su PokerStars. Ma questa identica situazione avveniva anche prima del Black Friday e i giocatori nostrani giocavano su Full Tilt Poker senza particolari difficoltà. Cosa che si presume possa continuare a succedere in futuro. C'è anche una possibilità per i giocatori italiani di trasferire, secondo quanto specificato sempre nelle FAQ, i propri fondi presenti su Full Tilt Poker sull'account di PokerStars.it. Si sta lavorando per definire questa cosa, che non pare essere propriamente legale per quanto riguarda le nostre leggi interne sul gioco. Ma è più probabile che metteranno a disposizione i fondi anche ai giocatori italiani per il semplice ritiro.Con l'incombenza poi di questi ultimi di dichiararne il reddito all'Agenzia delle Entrate.
Dal sito di PokerStars le notizie riguardanti l'operazione sono sulla stessa linea, con l'aggiunta di qualche dettaglio sulle date delle operazioni. Ma poco o niente si svela sui piani strategici per riportare Full Tilt Poker ai vertici del mercato del poker online. “Ripagare i giocatori di Full Tilt Poker è un componente chiave del nostro accordo per l'acquisizione del sito. – si legge sul blog di PS.com – Questo non è importante solo per i singoli giocatori che hanno avuto il loro bankroll bloccato per più di un anno, ma è anche fondamentale per restituire credibilità al poker online e infondendo fiducia nell'economia globale poker“.
Quindi la conferma che Full Tilt Poker tornerà a nuova, e indipendente, vita: “È troppo presto per rivelare dettagli sui nostri piani strategici per Full Tilt, ma il nostro primo compito è quello di riaprire il sito, rimborsare tutti i giocatori e cominciare a ricostruire la reputazione della poker room. Andando avanti, si opererà con Full Tilt come un marchio a parte, dando ai giocatori un'altra piattaforma leader e di fiducia per godersi il gioco. Il rilancio del sito Full Tilt riporterà le caratteristiche innovative, il poker autentico e all'avanguardia con il software che l'ha reso così popolare presso milioni di giocatori in tutto il mondo“.
Quindi anche da parte di PokerStars si sottolineano le grosse difficoltà nell'accertamento dei proprietari degli account di Full Tilt Poker e dei fondi presenti sulla room al momento della chiusura. Difficoltà legate soprattutto all'alto numero di utenti che ha da sempre affollato la Red Room. Ma gli addetti di PokerStars sono già al lavoro e ci si aspetta una risoluzione in tempi medio-brevi.
La specifica finale riguarda il mercato del poker online statunitense, con PokerStars che si impegna ad essere ligia al dovere ed aspettare che questo venga legalizzato per poter fare formale richiesta di acquisizione di licenza per operarvi con entrambe le poker room.