Terza e ultima parte del racconto scritto da Phil Galfond su Viktor Blom: “L’uomo, il mito, la leggenda”. In quest’ultima parte il tema trattato sarà ovviamente “La Leggenda”. Lasciamo dunque spazio alle parole scritte dal pro statunitense nel suo personale blog.
THE LEGEND
La maggior parte dei miei avversari high stakes hanno speso più tempo lontano dai tavoli a studiare che a giocare (più di tutti Viktor Blom). Personalmente, non so per quale ragione di preciso, lo studio al momento non m’interessa. Il motivo per cui sono capace a competere con loro è che ho la fortuna di possedere delle innate qualità che alla fine fanno la differenza. Non so trovare un nome a tale dote ma qualunque cosa sia sono molto fortunato che il poker per me sia così semplice da giocare rispetto ad altri. Ovviamente sono convinto che Viktor Blom possegga molto più talento di me. M’impressiona sotto tutti i punti di vista, non solo per il suo gioco. Mi colpisce il suo amore per il poker e il suo modo positivo di approcciare il gioco. Si lo ammetto sono un fan di Viktor Blom. Bisogna d'altronde rispettare chi come lui si è creato una fortuna giocando a poker, affrontando soprattutto le partite più difficili in circolazione.
Quale sarà il futuro di Viktor Blom? Con il suo talento, il suo coraggio e il divertimento per il gioco che mostra al tavolo, stiamo assistendo alla nascita di un giocatore che in un prossimo futuro sarà considerato come il più grande pokerista di tutti i tempi? Personalmente credo che lui abbia tutte le carte in regola per poterlo diventare, dovrà però forse lavorare un po’ sulla disciplina se vorrà avere un successo duraturo e importante. Forse è questo il suo vero problema. Riuscirà a giocare limiti più bassi? Potrà mai esercitare una certa gestione del bankroll più consona e non mettere a rischio tutto il suo capitale in una sola sessione cash? La risposta è: certo che può… ma per il divertimento di tutti, nostro e suo, non è la soluzione migliore.
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