Triste vicenda ci giunge d’Oltralpe. In una concitata, quanto frettolosa conferenza stampa, Patrick Partouche, patron del Partouche Poker Tour ha annunciato che questa sarà l’ultima edizione di uno dei più famosi e blasonati tornei di poker europei.
Triste vicenda ci giunge d’Oltralpe. In una concitata, quanto frettolosa conferenza stampa, Patrick Partouche, patron del Partouche Poker Tour ha annunciato che questa sarà l’ultima edizione di uno dei più famosi e blasonati tornei di poker europei.
Triste vicenda ci giunge d’Oltralpe. In una concitata, quanto frettolosa conferenza stampa, Patrick Partouche, patron del Partouche Poker Tour ha annunciato che questa sarà l’ultima edizione di uno dei più famosi e blasonati tornei di poker europei.
Ricapitoliamo brevemente i fatti: il torneo dal buy in di 8.500 euro è un appuntamento classico di fine estate che da sempre attira molti big players americani; un po’ per l’appetitoso prizepool, un po’ per la vicinanza con le WSOP Europe, che si disputeranno a Cannes a partire dal 21 di settembre. Quest’anno, come ampiamente sbandierato ai quattro venti, la direzione assicurava un garantito di ben 5 milioni di euro e per rendersene conto basta guardare qualche manifesto su internet, senza bisogno di recarsi a casa Partouche.
A tutti gli addetti ai lavori, considerando l’attuale crisi economica che sta toccando tutti i settori, poker compreso, fin da subito sembrava una cifra difficile da raggiungere, nonostante la formula del re-entry introdotta quest’anno. I numeri parlano chiaro, la maggior parte dei tornei live con un buy in sostenuto fanno fatica a reggere il confronto con gli iscritti delle precedenti stagioni, ed il PPT non è stata un’eccezione. 573 iscritti nei due day1 hanno generato un montepremi garantito di poco superiore ai 4,3 milioni di euro, ben lontani dai 5 milioni garantiti. E qui saltano le prime valvole dei cugini francesi. L’organizzazione annuncia il montepremi che resta di 4,3 milioni, generando stupore ed incredulità ai presenti.
Alla domanda diretta su che fine avesse fatto il garantito di 5 milione la direzione risponde: “Non era un garantito, ma una trovata commerciale!” Certo dico io, e una meretrice di Babilonia non è una prostituta, ma una benefattrice dell’umanità!
La cosa veramente imbarazzante, quasi grottesca, è che successivamente lo staff del Partouche ha cercato in ogni modo di cancellare la scritta del garantito da banner, cartelloni, articoli e quant’altro rendendosi di fatto ancora più ridicola nei confronti degli addetti ai lavori. Sulle pagine twitter fioccano messaggi che definire critici è fare un gentil complimento agli organizzatori. Tra tutti vi riporto quello di Vanessa Selbst, pro di pokerstars, nonché vincitrice proprio qui al PPT nel 2010: “E' davvero tiltante. Sono andata dal direttore ma ha solo accampato un sacco di scuse. La realtà è che avevano un garantito e ora hanno dato mandato ad alcuni addetti di cancellare le tracce di tutto ciò su internet, ma se si cerca su Google “partouche poker tour guaranteed” appare la cache ancora presente dei vecchi messaggi. Io e molti altri boicotteremo i side events, e pensiamo seriamente di non tornare più qui dall'anno prossimo. E' un peccato perchè contavo molto sulla trasferta a Cannes”.
Non passano nemmeno 24 ore che il patron Patrick Partouche organizza una frettolosa conferenza stampa nella quale annuncia che questa sarà l’ultima edizione del torneo. Queste le sue parole: “Per 40 anni ho dedicato la mia vita, il mio nome, la mia famiglia al gioco, a tutto il gioco compreso il poker, una vera passione. Ora sento che quello che facciamo non è abbastanza, che non è onesto. Il Partouche Poker Tour porta il mio nome, quello della mia famiglia. Nè io nè il mio staff accetteremo che la gente possa dire -quelli del Partouche sono ladri, quelli del Partouche sono disonesti- Il risultato è che questa settimana state assistendo all'ultima edizione del Partouche Poker Tour. Speriamo che altri saranno capaci di investire la nostra stessa energia, desiderio e amore in modo che il gioco possa continuare.”
Messa giù così sembra quasi che sia colpa degli altri che lo hanno criticato se decide di non organizzare più il torneo! Come se, dopo aver detto una cosa e averne fatta un'altra, se la sia presa e non gradisca le critiche ricevute da parte dei giocatori di mezzo mondo. L’egocentrismo di quest’uomo mi preoccupa seriamente.
Inoltre prosegue ribadendo che non si era mai parlato di un garantito di 5 milioni, senza dar risposta alle molte domande urlate dalla sala, e chiude prendendosela con i giovani grinder americani presenti in sala, quelli che più aspramente lo criticavano e fischiavano, rivolgendosi a loro e definendoli : “giovani giocatori dall’ ego smisurato, ma di scarsa autostima, che non hanno mai fatto un tavolo finale e ora ci chiamano ladri ed imbroglioni” Si Partouche, vallo a dire a Mizrachi se non hai mai fatto un tavolo finale, poi sentiamo che ti risponde!
Una pessima vicenda gestita male con una grave mancanza di rispetto nei confronti dei giocatori, non tanto per via del garantito, ma per come è stata gestita in maniera dilettantistica e quasi irrisoria nei confronti dei player.
Davvero una brutta storia questa del Partouche che nel corso degli anni ci aveva comunque abituati a impressionanti cadute di stile. Basti ricordare nel 2009 a 3 left l’evidente, quanto imbarazzante e impunito, soft play dei due francesi nei confronti del compianto Gianni Giaroni. E nel 2010 la mezza truffa nei confronti di Kanit durante un side event, sempre con in mezzo un oppo di casa e la squalifica di Ali Tekintamgac durante il main event con confisca di 100.000 mila euro dal montepremi che paiono mai rimborsati ad alcun giocatore perché, stando alla direzione, a due anni di distanza le indagini sono ancora in corso.
Decisamente non ne vien fuori un quadro idilliaco, il quale oggi ha avuto la sua peggior conclusione, ma Patrick esce dalla porta per rientrare dalla finestra! Vale la pena infatti di ricordare che Monsieur Partuche è l’attuale socio del gruppo Tapie nell’organizzazione del tanto atteso ISPT, mega torneo che si disputerà il prossimo maggio nel mitico stadio di Wembley a Londra.
A furia di sparare parole alla supercazzola prima o poi viene il momento di rendere conto di quel che si dice. Bei tempi quando oltre al calcio a Wembley suonavano i Queen di Freddy Mercury!
Marco Zanini