È stato annunciato come il torneo di poker più ricco mai organizzato, con un montepremi di €20.000.000 ed un'aspettativa di almeno un milione di giocatori. Ed invece adesso, sull sito della manifestazione, la parola “garantito” è sparita dall'ammontare del montepremi, che diventa una semplice previsione.
Sono passati solo pochi giorni dalla pagliacciata che ha caratterizzato l'ultima edizione del Partouche Poker Tour di Cannes. Pagliacciata che ha visto primo attore il patron del PPT, Patrik Partouche, che s'è messo in gioco in prima persona, prima annunciando, a torneo in corso, che il montepremi garantito promesso di €5 milioni, non raggiunto dal numero di iscritti al torneo per oltre €700.000 di differenza, non era stato promesso ma era solo una prospettiva. Ma dopo esser stato abbondantemente smentito dai banners presenti sul sito del torneo e da precedenti registrazioni e commenti che parlavano tutte di €5 milioni garantiti, allora ha dovuto fare retromarcia, mettendoci di tasca propria la differenza. Peccato per lui che ormai la situazione era stata compromessa e la pessima figura affatto evitata. Difficilmente il Partouche Poker Tour mancherà a qualcuno fuori dai confini francesi.
Ma il simpatico, per usare un eufemismo, Partrik Partouche fa parte anche dello staff organizzativo, o quanto meno propositivo, dell'International Stadium Poker Tour, la nuova categoria di tornei di poker che si ripropone di battere ogni tipo di record riguardante un torneo di poker live. La prima tappa è schedata per il prossimo maggio 2013 al mitico stadio Wembley di Londra.
Ebbene, il montepremi largamente conclamato di €20.000.000 non è più garantito, come si leggeva fino ad una settimana fa sul sito. Stranamente questa magica parola, “garantito”, è sparita dai banners del sito, lasciando però a dar bella mostra di sé la cifra del prize pool, che a questo punto diventa una sorta di obiettivo. Anche se a noi sembra più una chimera.
Spiazzati quindi gli oltre 3.300 giocatori già registrati al torneo, che ha un costo variabile a seconda del tipo di ingresso che si vuol scegliere. Partire dalle eliminatorie costa €600; l'accesso diretto alla fase finale costa €6.000. C'è inoltre la possibilità di iscriversi alla prima fase con tanto di rebuy già pagato, per €1.200.
Fermo restando il montepremi da €20 milioni, gli organizzatori dell'ISPT credono di poter portare ai tavoli almeno 36.363 giocatori, calcolando la rake di €50 sul buy in minimo. Pur volendo presupporre che in almeno 300 vogliano pagare il buy-in da €6.000, per l'accesso diretto alla fase finale che conterà 3.000 giocatori, ci sarebbero da raccogliere pur sempre €18.350.000 dalle iscrizioni. Il che vuol dire 33.363 giocatori. Quindi, allo stato attuale, a circa otto mesi dal torneo, siamo solo al 10% del field necessario per raggiungere tale montepremi. Senza tener conto del fatto che l'ISPT è stato schedato nel periodo di maggio, storicamente caratterizzato dalle WSOP di Las Vegas. Motivo che potrebbe portare diversi giocatori a snobbare la prima manifestazione in luogo della seconda, più prestigiosa e consolidata nel tempo.
Ecco perché il montepremi di €20.000.000, che faceva da grandissimo richiamo per questo tipo di torneo, ci sembra un obiettivo tutt'altro che realistico. Specialmente perché non vi è la garanzia di vincite di grossa cifra.
Si è però scelto di proseguire su questa strada, senza però cancellare dal sito la cifra inizialmente promessa, per evitare figuracce in stile Partouche. Resta però lo specchietto per le allodole dei €20 milioni solo apparentemente garantiti. Lo stile francese non cambia, passando da monsiur Partouche alla famiglia Tapie, la storia è sempre la stessa. Prevediamo breve vita per l'ISPT, a dispetto dei tanti nomi comprati a fare da ambasciatori alla manifestazione, buon ultimo David Benyamine, che ha raggiunto i vari Michael Mizrachi, Liz Lieu, Patrik Antonius e Sam Trickett. Forse sarebbe stato meglio conservare i soldi degli ingaggi di tali ambasciatori per dare un montepremi garantito, anche minore dei €20 milioni sventagliati in maniera fallace e velleitaria.
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