L'ex membro del consiglio di Full Tilt Poker, Rafe Furst, si è accordato con l'Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per quanto riguarda la propria causa civile che lo accusa di riciclaggio di denaro avviata nei suoi confronti da parte del Dipartimento di Giustizia lo scorso settembre.
Secondo quanto riportato da un documento di otto pagine di stesura depositato mercoledì scorso presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti, Rafe Furst rinuncia a tutti i fondi presenti nel conto fiduciario intestato agli ex vertici della poker room, e di cui avrebbe avuto pieno diritti di partecipazione nella distribuzione. Inoltre gli è stata comminata una multa da $150.000. Nel documento l'ex amministratore di Full Tilt Poker specifica di non esser mai stato a conoscenza di qualsiasi attività illecita della poker room e della sua inconsapevolezza riguardante il fatto che la società fosse diventata incapace di soddisfare i debiti maturati con i conti dei giocatori.
L'ammontare della multa, ad onor del vero alquanto ridotto, al pari dei fondi presenti nel conto fiduciario, di cui al momento non si conosce l'esatto ammontare, andranno a disposizione dello stesso Dipartimento di Giustizia con la finalità di contribuire al rimborso verso i giocatori di poker online statunitensi. somma che si aggira attorno ai 184 milioni di dollari. All'inizio di questo mese, il DoJ ha annunciato di voler assumere un amministratore che si occupi del processo di rimborso entro la fine di gennaio 2013.
Inoltre nel documento è specificato che Rafe Furst non poptrà più lavorare in qualsiasi attività di gambling online nel territorio degli Stati uniti. divieto allargato anche al futuro, quando il poker online sarà legalizzato negli USA.
Un accordo che, come dicevamo, appare piuttosto favorevole all'ex membro del consiglio di Full Tilt Poker, responsabile quanto i suoi colleghi Howard Lederer, Chris Ferguson e Ray Bitar del raggiro a cui sono stati posti i giocatori di poker online della red room. L'unica differenza è che mentre per Furst si è calcolato che si sia impossessato di una somma di circa $11,7 milioni dai proventi illeciti della poker room, per i suoi ex colleghi tale somma arriva a superare i $40 milioni ciascuno. Notia che pare confermata nonostante lo scorso 15 novembre Howard Lederer abbia presentato una mozione per respingere l'addebito a lui pendente per un totale di $42,5 milioni.