Nonostante l'età avanzata, il leggendario Doyle Brunson ci tiene sempre aggiornati attraverso il suo blog personale. Nell'ultimo post ci racconta delle sue esperienze nel basket e dà ragione a Negreanu per quanto riguarda la necessità dello Shot Clock nel poker.
Tanti pro di casa nostra dovrebbero imparare dal mitico “Texas Dolly” per quanto riguarda la comunicazione e il contatto con il pubblico. A 79 anni suonati Doyle Brunson non manca mai di aggiornare i suoi fans attraverso il blog personale, sebbene sia uno strumento tipico delle nuove generazioni. I post non sono molto frequenti, ma gli argomenti trattati sono sempre interessanti.
Qualche giorno fa Doyle ha postato le sue ultime riflessioni, principalmente riguardo al basket. Che c'azzecca con il poker? Beh, forse vi ricorderete delle polemiche scoppiate in seguito al Final Table WSOP 2012 poche settimane fa. In quell'occasione infatti è tornata prepotentemente di moda l'idea di uno Shot Clock nel poker, ovvero di un timer a disposizione di ogni giocatore. Gli spettatori del trionfo di Greg Merson si sono annoiati a tal punto da rilanciare questa proposta, che riguarda quindi uno strumento già utilizzato nel basket ma anche negli scacchi, ad esempio.
Uno dei tweet più degni di nota è stato sicuramente quello di Daniel Negreanu, che ha espersso tutta la sua insofferenza verso le tankate infiite. Ora anche Doyle Brunson gli dà ragione… e direi che siamo di fronte a pareri piuttosto autorevoli, non trovate? Ecco cosa scrive Doyle: “Penso che un minuto a disposizione di ogni giocatore sia più che sufficiente. Una volta ho giocato un torneo a Lake Thoe dove avevamo un clock con 20 secondi ciascuno per pensare. Fu davvero divertente!“.
Nello stesso post poi Doyle vuole di nuovo rassicurare tutti sulle sue condizioni di salute, che recentemente sono state oggetto di preoccupazione: “Per fortuna non ho nessun cancro alla pelle, si è trattato di un falso allarme. Grazie a tutti per le belle parole di incoraggiamento e scusate se vi ho fatto pensare a brutte cose“. Siamo sicuri che il popolo pokeristico non se l'è presa e vuole soltanto auguruare tanta salute ad una vera leggenda del poker live!
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