È diventato ormai un caso internazionale l'ipotesi di truffa attuata al tavolo finale del Partouche Poker Tour del 2009 e che ha visto come protagonisti i due player francesi Jean Paul Pasqualini e Cedric Rossi, oltre al compianto Gianni Giaroni che fu messo in mezzo dai due francesi.
Il tavolo finale del Grand Final del Partouche Poker Tour del 2009 è da sempre stato oggetto di critiche e accuse più o meno velate di collaborazione tra i giocatori francesi a scapito degli altri partecipanti di altre nazionalità. A quel tavolo vi era il nostro Gianni Giaroni, eliminato in terza posizione, che da subito denunciò, anche alla stessa organizzazione del torneo, l'illecito a cui fu sottoposto.
Purtroppo per lui l'organizzazione del PPT non ha mai brillato per chiarezza ed onestà, e gli esempi da citare sarebbero diversi, e non vi fu nessun provvedimento per i giocatori che alla fine si sfidarono in heads-up, Jean Paul Pasqualini e Cedric Rossi, e che intascarono in totale ben €1.606.700.
La settimana scorsa è stato reso pubblico un video, postato su Youtube da tal Nordine Bouya, in cui sui segnali che i due giocatori transalpini si scambiassero al tavolo per indicare la forza della propria mano. Lo stesso video è stato presentato, prima della resa pubblica sul celebre sito, agli organizzatori del Partouche che hanno risposto ieri, tramite il presidente direttivo Fabrice Paire, dicendo che hanno più volte analizzato tutte le 18 ore di durata del tavolo finale in questione e di non aver riscontrato nulla di illecito. Paire ha però tenuto a specificare che i video sono a diposizione in caso di denuncia e di necessità di prenderne visione da parte delle forze dell'ordine.
La vicenda ha scatenato ovviamente un mare di commenti soprattutto sui portali francesi dedicati al poker. Molta gente si definisce indignata dal comportamento dei due giocatori, non ponendo da meno il danno d'immagine che il poker francese ne subisce. Qualcuno va contro corrente mal giudicando l'autore del video incolpandolo di aver inventato il tutto per non si capisce quale tornaconto.
Ma in tanti danno ragione a chi ha parlato di complotto, rispolverando le affermazioni dello stesso Giaroni a caldo dopo l'eliminazione da quel torneo. Gianni disse chiaramente: “contro un giocatore generalmente riesco a vincere. Contro due diventa davvero difficile“, lasciando intendere che i due francesi erano chiaramente d'accordo.
Resta il dubbio non tanto sulla qualità delle parole del gruppo francese di Casinò, il Partouche appunto, ma della passività con la quale lo stesso gruppo accetta quanto successo ai suoi tavoli, minandone in maniera irrimediabile la professionalità e la credibilità. Pericolo che attualmente sta attraversando l'intero movimento francese del poker.