Poker online: anche gli USA nel mercato condiviso?

Uno degli stati federali interessati a riaprire al poker online negli Stati Uniti, il piccolissimo Delaware, sta pensando di unirsi al Nevada ma anche ad alcune nazioni europei, nella creazione di un mercato virtuale comune.

Uno degli stati federali interessati a riaprire al poker online negli Stati Uniti, il piccolissimo Delaware, sta pensando di unirsi al Nevada ma anche ad alcune nazioni europei, nella creazione di un mercato virtuale comune.

 

In questi giorni, negli Stati Uniti d'America, si fa un gran parlare del poker online intrastatale. Nevada, New Jersey e Delaware sono i tre stati in cui i lavori sono a un livello più avanzato. In particolare il Delaware è addirittura il primo ad essersi attivato, anche se è quello che andrà in conto a una difficoltà oggettiva: la sua popolazione conta appena 917.000 residenti. Meno del nostro Abruzzo, per intenderci.

Con un bacino d'utenza così piccolo, pari a circa tre volte meno quello del Nevada, per il Delaware è quasi impossibile che il mercato del poker online possa reggersi in piedi. Da qui l'idea di unirsi non soltanto proprio al Nevada, secondo cui gli analisti avrebbe altrettante poche possibilità di vedere prosperare il mercato del poker online, ma anche ad alcuni paesi dell'Unione Europea. Tra cui con ogni probabilità potrebbe esserci anche l'Italia.Europa e USA insieme nel poker?

Vernon Kirk, direttore del Delaware Lottery Office, ha dichiarato a USA Today che unirsi al Nevada sarebbe sicuramente una cosa positiva, e che le discussioni, già avviate, riguardano anche l'Europa. Tuttavia la situazione si fa più complicata nei confronti del New Jersey, vito che tra i due stati al momento non corre propriamente del buon sangue.

Si tratta di stati confinanti, entrambi in competizione per attirare i gambler nei rispettivi casinò terrestri. Uno dei motivi per i quali il New Jersey ha pensato al gioco d'azzardo online è proprio perché i casinò di Atlantic City hanno cominciato a perdere clienti nei confronti degli stati vicini, come ad esempio la Pennsylvania e appunto il Delaware.

Tornando all'argomento che più ci interessa, cioè la possibile apertura al mercato europeo, sarebbe indubbiamente una manna dal cielo per noi. Il poker online italiano sta vivendo un momento di difficoltà, e non è che negli altri paesi vicini (Francia e Spagna su tutti) se la stiano cavando meglio, anzi. Una liquidità comune che comprenda anche qualche stato americano sarebbe l'ideale e farebbe sicuramente da apripista a un progetto che, se di successo, darebbe probabilmente la spinta necessaria al ritorno di un poker online globalmente condiviso.

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