Il campione del mondo dell’edizione 2007 naviga in pessime acque, dal punto di vista economico. Per questo motivo, l’IRS gli ha confiscato numerosi oggetti, tra i quali il prezioso monile simbolo della sua vittoria alle World Series of Poker.
Jerry Yang non sarà il primo né l’ultimo giocatore delle World Series of Poker a vendere il suo braccialetto. Di sicuro, però, è il primo e finora unico caso di vendita contro la propria volontà. Il suo braccialetto del Main Event WSOP 2007, insieme ad altri oggetti, è stato confiscato dallo United States Internal Revenue Service (il Fisco, insomma) e verrà messo all’asta giovedì 4 aprile.
Secondo una nota comparsa sul sito ufficiale del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, Yang deve al Fisco diverse centinaia di migliaia di dollari di tasse non pagate. Non è semplice risalire al calcolo ufficiale, ma sembra che in totale l’ex campione del mondo abbia un debito nei confronti dello stato americano pari a oltre 1,1 milioni di dollari. Non esattamente bruscolini, insomma.
L’I.R.S. ha messo all’asta 16 oggetti appartenenti a Jerry Yang, incluso appunto il braccialetto in oro e diamanti che il giocatore ha ricevuto dopo la sua vittoria nel Main Event delle WSOP di sei anni fa. Tra le altre cose, all’asta è finito anche un orologio Corum (sempre derivante da quella vittoria alle World Series) e altri otto orologi, oltre ad alcuni gioielli. Tra i quali un curioso secondo braccialetto WSOP, che Yang deve aver evidentemente acquistato da qualcuno, visto che in carriera ha vinto solo quello del Main Event.
Alle WSOP 2007, Yang vinse 8,25 milioni di dollari e fu una delle vittorie più controverse degli ultimi anni. Arrivato al final table con uno stack decisamente short, Yang utilizzò una strategia super aggressiva, sapendo che non era il giocatore più bravo al tavolo. La fortuna fu dalla sua, ma anche l’umiltà: Yang infatti non si è mai definito un campione del poker. Di solidarietà invece sì, dato che il 10% di quella vincita lo donò alla Make-a-Wish Foundation, alla Feed the Children e alla Ronald McDonald House.
Campione di solidarietà, non certo di gestione del bankroll. Nel 2009 investì oltre mezzo milione in un ristorante di Merced, California, che decise di chiamare come la mano che gli fece vincere le WSOP: Pocket 8’s Sushi and Grill. Sembra che sia proprio il ristorante il motivo principale per il quale Yang debba così tanti soldi al Fisco americano.