Arriva dalla ridente Svizzera, e più precisamente dall'aeroporto di Ginevra, l'ultima notizia riguardante il mondo del poker ed i suoi appassionati che, pur di fare una partitina, dimenticano quali sono i loro primari obblighi lavorativi.
Stiamo parlando di un'indagine interna che è stata aperta dalla polizia di Ginevra, in Svizzera, dove pare che cinque agenti della polizia di sicurezza internazionale (PSI) si siano dedicati a lunghe partite di poker durante l'orario di servizio all'aeroporto. Secondo alcune indiscrezioni gli agenti sotto indagine passavano le ore del servizio di notte e giocare sebbene sarebbero dovuti essere di pattuglia, in particolare avrebbero dovuto presidiare gli ingressi delle ambasciate.
Jean-Philippe Brandt, uno dei portavoce della polizia cantonale di Ginevra, ha confermato che è stata aperta un'inchiesta “per accertare i fatti“. Se fosse vero quanto rivelato dalle indiscrezioni “sarà poi il capo della polizia, Monica Bonfanti, ad adottare le misure necessarie” – ha aggiunto Brandt. Gli agenti del PSI rischiano come misura massima il licenziamento dal corpo di polizia.
Ginevra come Londra quindi con agenti del corpo di polizia sopresi a “marinare” il lavoro per poter giocare a poker tra colleghi.