Shaun Deeb risponde alle critiche per lo slowroll a Matusow

Dopo la mano di poker cash game giocata tra Shaun Deeb e Mike Matusow, nel quale il primo ha fatto un evidente slowroll ai danni del secondo, sono piovute le critiche e i giudizi. Deeb si difende da chi lo ha attaccato.

Dopo la mano di poker cash game giocata tra Shaun Deeb e Mike Matusow, nel quale il primo ha fatto un evidente slowroll ai danni del secondo, sono piovute le critiche e i giudizi. Deeb si difende da chi lo ha attaccato.

 

Subito dopo la messa in onda della prima puntata di “Poker Night in America, dove la mano più discussa è stata quella in cui Shaun Deeb, dopo aver floppato addirittura un poker di 5, fa un evidente slowroll nei confronti di Mike Matusow, sono scoppiate le polemiche.

 

E diversamente non sarebbe potuto essere visto che lo slowroll è considerato una delle pratiche più grette e antipatiche da subire ad un tavolo di poker live. Proprio per questo Shaun ha deciso di dire la sua versione dei fatti e cercare di far passare il suo gesto per quello che era in realtà: una semplice goliardata.

 

Iniziamo col dire che ho fatto un sacco di slowrolls in quella partita di poker cash game – specifica Deeb – ma ammetto di aver avuto un timing davvero scadente perché Mike aveva appena perso quel piatto da oltre $30.000. Ma come tutti possono vedere eravamo lì a divertirci e si parlava e rideva molto, compreso Matusow. In quel momento fare uno slowroll era una motivo per scherzare e riderci su e mi è sembrata una buona occasione“.

 

Mike MatusowMolti lo hanno accusato di essere un poco di buono, ma Shaun non ci sta e continua con la sua difesa personale: “Io e Mike siamo ottimi amici da molto tempo e conosco bene il suo atavico odio per gli slowrolls. Però in quel momento lo avevo dimenticato e non ho preso in considerazione il fatto che sarebbe potuto essere nervoso. Mi sono pentito subito di quel che ho fatto perché ho pensato che sarebbe potuto essere deleterio per la nostra amicizia. Al tavolo in tanti hanno trovato la cosa divertente ed è questo il motivo per cui l’ho fatto, non certo per prendermi gioco di lui“.

 

Una difesa di ufficio più che leggittima per Shaun Deeb che in parte fuga alcuni dubbi sorti sulla sua moralità. Del resto che i grandi giocatori di poker si conoscano tra loro è risaputo. E solo loro possono giudicare se sia stata tradita o meno un amicizia con un tentativo di scherzo andato già in maniera probabilmente troppo pesante.

 

Nel caso lo aveste perso, potete vedere QUI il video con la mano incriminata. 

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