Una notte di vero terrore per i partecipanti alla tappa di Kiev del Russian Poker Tour, circa 150 tra giocatori e addetti ai lavori, che sono rimasti bloccati in sala dagli scontro tra polizia e manifestanti pro-Europa accaduti ieri.
Una notte di vero terrore per i partecipanti alla tappa di Kiev del Russian Poker Tour, circa 150 tra giocatori e addetti ai lavori, che sono rimasti bloccati in sala dagli scontro tra polizia e manifestanti pro-Europa accaduti ieri.
Una notte di vero terrore per i partecipanti alla tappa di Kiev del Russian Poker Tour, circa 150 tra giocatori e addetti ai lavori, che sono rimasti bloccati in sala dagli scontro tra polizia e manifestanti pro-Europa accaduti ieri.
Sono rimasti bloccati nella sala del Khreschatyk Club di Kiev le oltre 150 persone, tra giocatori e personale di gioco, che stavano partecipando al torneo di poker live del Russian Poker Tour. Mentre in sala si giocava regolarmente, in strada scoppiava la protesta dei manifestanti a favore dell’Europa e conto l’attuale governo in carica, evidentemente di influenza russa. Proprio una decisione del governo di accettare un prestito dalla Russia sull’ordine dei miliardi di dollari ha suscitato la reazione dei manifestanti, sfociata in vera guerriglia con le forze dell’ordine.
Disordini e scontri in tutta la capitale ucraina sono sfociati, secondo fonti ufficiose, in decine di morti tra civili e militari. Per i partecipanti al RPT non è rimasto altro che barricarsi all’interno del Khreschatyk Club ed aspettare l’intervento della polizia per permettere loro di tornare alle rispettive abitazioni o alberghi.
La cosa si è risolta solo di primissima mattina, quest’oggi, con un cordone della polizia che ha permesso ai giocatori di salire su un autobus che ha provveduto a riportarli a casa, dopo una notte di puro terrore.
Oleg Udovenko, il direttore del torneo di poker live, ha raccontato di non aver avuto altra possibilità se non quella di chiudersi all’interno del club, senza permettere a nessuno di lasciare la sala. I giocatori hanno reagito con calma, con molti di questi che hanno continuato a giocare a poker anche per tenersi occupati e non pensare a quanto stesse succedendo.
Mentre all’esterno la guerriglia era pressante, all’interno della sala si viveva in una atmosfera surreale, con i giocatori che, alla lunga, venivano presi dalla stanchezza e cominciavano a dormire sulle sedie senza la coscienza di cosa stesse realmente succedendo fuori. Attimi di sgomento quando anche la corrente elettrica è venuta a mancare.
A questo punto si sta valutando la plausibile possibilità di sospendere il torneo, viste anche le grandi critiche per aver organizzato questa tappa del RPT proprio a Kiev, che sta vivendo da mesi un periodo di proteste pressanti da parte del popolo.