Il pro americano Isaac Haxton si sfoga pubblicamente sul blog di PokerStars, manifestando insofferenza verso le solite domande che gli vengono poste. Non è facile spiegare agli altri che il poker può diventare un lavoro a tempo pieno.
Il pro americano Isaac Haxton si sfoga pubblicamente sul blog di PokerStars, manifestando insofferenza verso le solite domande che gli vengono poste. Non è facile spiegare agli altri che il poker può diventare un lavoro a tempo pieno.
Il pro americano Isaac Haxton si sfoga pubblicamente sul blog di PokerStars, manifestando insofferenza verso le solite domande che gli vengono poste. Non è facile spiegare agli altri che il poker può diventare un lavoro a tempo pieno.
Vi siete stufati di spiegare alle persone cos’è il poker e perché ci giocate? Vi capiamo perfettamente e anche il campione statunitense Isaac Haxton sarebbe pronto ad esprimervi tutta la sua solidarietà. Il suo ultimo post sul blog di PokerStars è uno sfogo bello e buono contro tutta la gente che ignora la vera natura del poker e che ovviamente è spinta a fare le solite domande stracolme di luoghi comuni e pregiudizi…
Ecco cosa scrive Haxton: “Tante persone ignorano cosa significa vivere di poker e mi fanno continuamente le stesse domande. Del tipo… Giochi davvero a poker per vivere? Ma perché ti sei trasferito a Malta? Lo sai che sarebbe meglio smettere finchè stai vincendo? Pensi di trovarti un vero lavoro prima o poi?
Ci sono poi gli appassionati di poker alle prime armi e le loro domande di solito sono… Quanti soldi hai guadagnato? Mi insegni a giocare? Sei stato in tv? Hai già vinto le WSOP? Conosci quel tizio nero che vince sempre?
Insomma, perfino uno come Haxton (che in carriera ha vinto oltre 8 milioni di dollari) deve dare spiegazioni ogni giorni sulla sua professione. Lo sfogo pubblico prosegue con una descrizione di varie situazioni fastidiose e di personaggi che se la prendono con la sfortuna o con il server truccato.
Perfino con sua nonna Haxton ha dei problemi… Ha dovuto dirle che sta seguendo un corso per diventare manager di azienda, altrimenti l’attempata signora non vivrebbe tranquilla sapendo che il nipote gioca a carte per vivere!