I quattro consigli di Alec Torelli per non andare broke

Continuiamo a prender spunto per scrivere questo articolo dell’interessane blog di Alec Torelli, dove il fortissimo giocatore di poker statunitense, di chiare origini italiane è sempre prodigo di consigli per tutti gli appassionati di poker.

Continuiamo a prender spunto per scrivere questo articolo dell’interessane blog di Alec Torelli, dove il fortissimo giocatore di poker statunitense, di chiare origini italiane è sempre prodigo di consigli per tutti gli appassionati di poker.

 

 

Alec Torelli è uno specialista di poker cash game ma la sua abilità si estende anche ai tornei multitavolo. Ha guadagnato in carriera oltre $1,5 milioni in tornei di poker live e oltre $500k in quelli di poker online.

 

In questo nuovo scritto del suo blog, Alec svela quattro segreti che un giocatore di poker deve conoscere per non andare broke. Il player USA focalizza l’attenzione sul denaro, specificando che, quando si tratta di swing e bankroll management, sapere cosa fare con i soldi e sapere come farlo sono due cose molto diverse. Qui ci concentreremo sul ‘come’.

 

Nel 2008 Torelli veniva da un periodo particolarmente felice riguardante il poker. Periodo che poi è finito e, anzi, la fortuna ha preso a girargli le spalle. Ed in quei momenti che bisogna sapere realmente come comportarsi riguardo il downswing. “Ho dovuto abbassare drasticamente gli stakes e ho fatto l’unica cosa che potevo: grindare. Mi sono concentrato su abilità come la gestione del bankroll e la valutazione del rischio, e ho elaborato regole per decidere a che livello giocare e quando a prendermi shots.”

 

Ed ecco quali sono i consigli di Alec Torelli per superare al meglio il periodo negativo:

 

1. Fissare un obiettivo – Bisogna avere un obiettivo per svariati motivi: avere motivazioni per giocare al meglio; rendere il gioco più stimolante; monitorare i progressi; liberarci dal peso della scelta.

 

Alec Torelli al tavolo di poker live2. Cambiare il mindset – Secondo Alec bisogna concentrarsi e pensare di essere sempre in even quando si gioca a poker. Non in vincita o perdita, anche se in realtà è così. “Cosa vuol dire alla fine la frase ‘Sto vincendo?’ Si riferisce ad oggi? A questa settimana? A quest’anno? Posso sempre essere su o giù. La risposta è arbitraria e cambia a dipendere dal periodo di tempo a cui ci riferiamo. Concetti come ‘vincere’ e ‘perdere’ esistono solo nella nostra mente. In questo preciso momento siamo sempre even.”

 

3. Giocare con indifferenza – Sapere che si sta giocando secondo le proprie possibilità è indispensabile. Quando si gioca bisogna sentirsi a proprio agio da poter andare in bluff al river ma nel contempo sentire una fitta di dolore quando il bluff viene scoperto. quando accade significa che si sta giocando con perfetto equilibrio.

 

4. Mettersi alla prova – La giusta indifferenza comprende il fatto di non sperare che escano determinate carte mentre si gioca. Perché la speranza condiziona il processo mentale del giocatore. Specifica Trelli che il compito di un professionista è quello di analizzare le informazioni ed utilizzarle per prendere la miglior decisione possibile senza preoccuparsi del risultato. Vincere o perdere durante una sessione non deve distrarre il player. A fine sessione si potrà tirare le somme ed esultare, in caso di grande vincita, o disperarsi se si è perso. Ma la sconfitta è da commisurare sempre in relazione al bankroll. Se perdo $1 milione e ho un br di $1 miliardo non è certo un dramma. Fondamentale poi non confondere mai il patrimonio con il bankroll. Il secondo deve essere solo una fetta del primo. Giocando solo coi i soldi che si sono destinati al poker e non andrai mai broke!

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