Sono stati avversari nel heads-up che ha assegnato il primo premio da $15 milioni del Big One for One Drop. Il vincitore Dan Colman ha sollevato la questione etica e il runner-up Daniel Negreanu gli ha prontamente risposto.
Sono stati avversari nel heads-up che ha assegnato il primo premio da $15 milioni del Big One for One Drop. Il vincitore Dan Colman ha sollevato la questione etica e il runner-up Daniel Negreanu gli ha prontamente risposto.
Sono stati avversari nel heads-up che ha assegnato il primo premio da $15 milioni del Big One for One Drop. Il vincitore Dan Colman ha sollevato la questione etica e il runner-up Daniel Negreanu gli ha prontamente risposto.
Qualche giorno fa ha fatto un certo scalpore il comportamento di Daniel ‘mrGR33N13’ Colman che dopo aver vinto il torneo dal buy-in più alto di sempre, il Big One da $1 milione, ha scelto di non rilasciare intervista, sottoponendosi a malapena e di controvoglia alle foto di rito spettanti al vincitore del torneo.
Ha poi motivato questa sua scelta sulle pagine del forum statunitense, specialistico di poker, “twoplustwo” nel quale ha spiegato di non voler dare risalto al gioco del poker in quanto, a suo dire, troppo fuorviante per chi segue il gioco dall’esterno e non conosce a fondo i rischi che si corrono a giocare in maniera professionistica, anche vincente, a questo gioco.
Il player sconfitto in heads-up non era uno qualsiasi, ma Daniel Negreanu, icona di PokerStars e del poker in generale. Nonché giocatore in vetta alla classifica della All Time Money List proprio in virtù di questo piazzamento.
Daniel ha scritto la sua opinione, tramite le pagine del suo blog personale, sulla questione sollevata da Colman. Fa innanzitutto i complimenti all’avversario, dicendo di essersi divertito molto a giocare contro di lui in heads-up e che giudica Dan una ottima persona, sebbene non siano in tanti ad aver speso buone parole sul suo carattere a volte piuttosto brusco.
Negreanu racconta che a fine match il vincitore gli ha detto di non voler fare interviste specificandogli anche il motivo. Cosa che ha trovato di una certa etica ed ha appoggiato semplicemente dicendo: “se non te la senti non farla“.
Del resto lo stesso Negreanu ammette che il discorso di Colman è tutt’altro che falso scrivendo “la verità è che la maggior parte di voi che legge sarà perdente a poker nel lungo periodo. Ma lo stesso vale per altri sport come il golf, per esempio. Per ogni Lebron James del basket ci sono migliaia di altri ragazzi che hanno fallito nel basket. Molti giovani dedicano la loro vita a uno spot, ma la realtà è che la maggior parte falliscono. Solo i migliori ce la fanno.”
“Rispetto per Colman – continua il canadese – che prova empatia per queste persone che potrebbero essere fuorviate a pensare che si possa diventare superstar nel poker e vincere milioni di dollari. Ma averi potuto approfondire il suo disagio e chiedergli di fare l’intervista proprio per evidenziare questo suo punto di vista. Del resto lui è un talento del poker, come Lebron lo è del basket, ed entrambi guadagnano soldi facendo quello per cui sono portati. Non credo che Dan, quando affronta un giocatore in un heads-up di poker online gli si presenti come giocatore professionista.“
Poi parte l’affondo: “Ha menzionato il lato oscuro del poker che c’è, per carità. Ma il poker non è solo quello. Il One Drop, per esempio, ha dato la possibilità ad un gruppo di persone facoltose di giocare a poker l’uno contro l’altro. Ma ha anche raccolto $4,6 milioni per beneficenza. Ecco la differenza! Ammetto che ci sia il rischio ludopatia anche nel poker. Ma molti studi hanno confermato il fatto che le persone con problemi di gambling sono più attirate da giochi con gratifiche dirette come le slot machine piuttosto che in giochi di abilità come il poker.
Poi c’è il lato sociale del gioco. Che io ho visto e vedo da circa 20 anni e che, probabilmente, un tipo giovane come mrGR33N13 non ha ancora potuto apprezzare. Al tavolo ci si ritrova tra vecchi amici per giocare e socializzare coi nuovi. Bingo, Bridge, poker , cose che li tirano fuori da casa, li fanno socializzare e stare con gli altri, e divertirsi. Non sto spingendo gli anziani a bruciarsi la pensione giocando a poker, ma se vogliono spendere 200$ a giocare a un gioco a cui la maggior parte perde, ma si divertono a farlo , lo vedo come una cosa positiva. Di nuovo, gli studi dimostrano che giocare e usare la mente regolarmente è un esercizio perfetto per gli anziani.
Il poker, e più specificamente i tornei di poker sono una competizione senza alcuna differenza da altre. I migliori arrivano al top, guadagnano la maggior parte die soldi, e la maggioranza che sia biliardo, tennis, basket, golf, il business dei ristoranti, etc. falliscono. Il capitalismo come sistema permette alle persone di ambire al successo in qualsiasi carriera scelgano.”
Infine Negreanu ricorda al giovane collega che qualcosa al mondo del poker la deve anche lui: “Daniel ha aperto la sua dichiarazione dicendo ”non devo niente al poker”. No, immagino di no, ma io sarei di diverso avviso Daniel: GRATITUDINE! Essere grati di avere trovato un gioco che ami e in cui sei così bravo da poker costruirci una vita dietro. Non devi niente al poker certo, ma il poker ti ha dato tanto. I cameraman che filmavano l’evento, i dealer, i floor, Ceasars, le WSOP, ESPN, Pokerstars.com per darti la possibilità di supportare te stesso, i giocatori che sono venuti prima di te e hanno speso del tempo a promuovere un gioco di cui probabilmente non avresti mai sentito parlare. Non devi al poker, o a me, niente, proprio come quando una cameriera ti porta ciò che hai ordinato, non le devi una mancia o perfino un grazie. E’ un modo di essere grati , come fare un intervista per la vittoria…“
Quindi un Negreanu che non condanna la scelta di Dan Colman ma che si schiera dall’altro lato della barricata. Difendendo a spada tratta quel gioco, e tutto quel che c’è dietro, che ha fatto di lui una celebrità ed un uomo molto ricco.