Il mese scorso Randy ‘nanonoko’ Lew aveva pensato bene di invitare anche Barack e Michelle Obama al suo imminente matrimonio. Ebbene, direttamente dalla Casa Bianca è arrivata una risposta con relativi auguri firmati.
Il mese scorso Randy ‘nanonoko’ Lew aveva pensato bene di invitare anche Barack e Michelle Obama al suo imminente matrimonio. Ebbene, direttamente dalla Casa Bianca è arrivata una risposta con relativi auguri firmati.
Il mese scorso Randy ‘nanonoko’ Lew aveva pensato bene di invitare anche Barack e Michelle Obama al suo imminente matrimonio. Ebbene, direttamente dalla Casa Bianca è arrivata una risposta con relativi auguri firmati.
Avreste mai pensato che il presidente degli Stati Uniti un giorno si sarebbe scomodato per gli fare gli auguri ad un poker pro in occasione del suo matrimonio? Questo è proprio quello che è successo a Randy ‘nanonoko’ Lew, il fortissimo grinder di origini asiatiche, membro del Team Online di PokerStars. Per dovere di cronaca, gli auguri non sono stati proprio spontanei, però comunque non capita tutti i giorni di ricevere un biglietto dalla Casa Bianca…
Per ricostruire la vicenda bisogna risalire al mese scorso, quando Randy ha pubblicato sui social la prova di una sua pazza idea messa in atto. Tra gli invitati al suo matrimonio, Randy ha pensato infatti di invitare Barack Obama e consorte, inviando a Washington un invito formale, con tanto di spazio per indicare il tipo di cena preferito. Sono passate poi alcune settimane e la risposta si è fatta attendere…
Alla fine però la lettera dalla White House è arrivata a casa Lew. Il presidente degli USA e la First Lady non saranno presenti al matrimonio, come intuibile, ma si sono preoccupati di rispondere con auguri, felicitazioni e tante belle parole, firmate di loro pugno. Non sappiamo se questa sia la prassi in questi casi, ma di certo si è trattato di un gesto molto carino.
Noi di PIW ci uniamo alle felicitazioni per Randy, che presto sposerà la sua fidanzata storica. Magari i nostri auguri non saranno prestigiosi come quelli di Obama, ma sono sicuramente altrettanto sentiti e sinceri!