Joe Cada sul divorzio da PokerStars: “Ho chiesto il 100% di Rake Back e loro hanno detto di no”
Arrivano novità sull’incredibile taglio di Joe Cada. E’ stato infatti lo stesso campione americano ad annunciare sul suo account Twitter le motivazioni del suo allontanamento dal team Pro di PokerStars: “Ho chiesto il 100% di Rake Back e loro hanno risposto di no”.
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Arrivano novità sull’incredibile taglio di Joe Cada. E’ stato infatti lo stesso campione americano ad annunciare sul suo account Twitter le motivazioni del suo allontanamento dal team Pro di PokerStars: “Ho chiesto il 100% di Rake Back e loro hanno risposto di no”.
Dopo Humberto Brenes anche Joe Cada, attraverso l’uso dei social network, ufficializza le motivazioni del suo divorzio da PokerStars. Il 27enne statunitense, di Shelby Charter Township, ha infatti pubblicato un post in cui, senza mezzi termini, parla di un mancato accordo sul rinnovo del contratto: “If everyone is wondering what happened with Poker Stars and myself it’s pretty simple. I asked for 100percent rake back, they said no” (Se qualcuno si sta chiedendo cosa è successo con PokerStars, è tutto abbastanza semplice. Ho chiesto il 100% di Rake Back e loro hanno risposto di no).
Niente rinnovo quindi per una richiesta di Rake Back ritenuta oramai fuori mercato. Una verità discutibile, che sicuramente nasconde una linea ben precisa da parte di un management che, in questo caso specifico, ha deciso volontariamente di lasciare andar via un campionissimo capace di vincere in carriera più di 10 milioni di dollari in eventi dal vivo.
A conferma di questo arriva anche l’ulteriore risposta data dal buon Cada ad una domanda di un collega, l’americano Ryan Laplante, che gli chiedeva se dietro c’era una richiesta di soldi o compensi: “I asked for zero money. I just wanted the rake back that I used to get” (Io non ho chiesto soldi. Volevo solo la rake back che percepivo anche prima).
Ed inoltre: “I never heard of a company charging someone to use their product when they’re sponsored by that company“. (Non ho mai sentito di una compagnia che vuole guadagnare su un suo sponsorizzato).
Insomma, una mossa per certi versi incompresibile ma che è sicuramente figlia di una strategia. Del resto, se si taglia un fenomeno del poker live americano poco prima di sbarcare nel mercato online degli Stati Uniti, deve esserci per forza un’altra motivazione, almeno che la più grande poker room del mondo non abbia deciso di farsi uno dei degli autogoal più incredibili di sempre.